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Cronaca

Adunata nazionale degli alpini a Piacenza: ricaduta complessiva di 120 milioni di euro

Presentato lo studio dell'Università Cattolica sulla ricaduta dell'iniziativa e con le immagini e i canti più belli della sfilata. Ricaduta complessiva di 120 milioni di euro. Trespidi: «Il nostro territorio è cresciuto»

Ad un anno dall'86esima adunata nazionale degli Alpini di Piacenza la città e la provincia si sono ritrovate per rivivere insieme i momenti più belli della manifestazione e per condividere i risultati dell'analisi condotta dall'università Cattolica (su un modello elaborato dall'istituto Trasporti e Logistica) sull'impatto economico e sociale generato dall’evento sul territorio locale. 

L’adunata di Piacenza ha generato una ricaduta complessiva di 120 milioni di euro (70 milioni nella provincia di Piacenza e 50 milioni al di fuori del territorio). 342.388 i partecipanti non residenti tra alpini e accompagnatori  all’adunata nazionale. 1280 nuovi posti di lavoro temporanei attivati. E ancora forte testimonianza di valori basilari ed effetti che durano nel tempo in termini di visibilità e flussi turistici. Questi sono alcuni dei dati illustrati nel corso della serata, promossa dalla Provincia di Piacenza, dai docenti dell'università Cattolica Paolo Rizzi e Antonio Dallara. 

«Vivere insieme l’adunata nazionale a Piacenza  - ha detto in apertura il presidente della Provincia Massimo Trespidi - ci ha aiutato a recuperare i valori che sono nella storia degli alpini e del popolo italiano. La nostra città e la nostra provincia dopo l’adunata nazionale sono cresciute: questa serata non vuole essere un evento nostalgico ma piuttosto una ripartenza verso le sfide e i problemi che occorre affrontare. A fare da collettore c’è un’esperienza unica, quella dell’adunata nazionale, di cui fare tesoro. L'Adunata ha acceso l'entusiasmo dei piacentini scaturito poi in un'amicizia ideale tra tutte le persone che hanno lavorato alla buona riuscita dell'evento e tra tutti i rappresentanti dell'associazione Alpini. La grande scommessa vinta è stata portare all'attenzione dell'intero Paese valori che, oggi più che mai, devono costituire il cuore della società: la famiglia, il valore della persona, la solidarietà, l'aiuto reciproco e l'onestà». 

«L’anno che è seguito all’adunata nazionale a Piacenza è stato denso di riflessioni – ha detto il sindaco di Piacenza Paolo Dosi – in un momento di difficoltà come quello che viviamo oggi è importante conservare e recuperare quell’entusiasmo che l’adunata nazionale e gli alpini hanno portato all’interno della nostra comunità». 

«L’adunata è la massima espressione dei valori degli alpini – ha detto il presidente provinciale dell'associazione Alpini Roberto Lupi – ma l’attività degli alpini prosegue nella quotidianità». «Un ringraziamento particolare – ha ricordato l'ex presidente della sezione provinciale Alpini Bruno Plucani – va a tutti quelli che hanno reso possibile l’organizzazione della manifestazione a Piacenza: abbiamo formato una squadra compatta che ha raggiunto un ottimo obiettivo». «Sono stati riconosciuti – ha sottolineato il revisore dei conti dell'Ana nazionale Roberto Migli – il lavoro e l’impegno della Provincia e del Comune di Piacenza: grazie al loro intervento le istituzioni hanno consentito di raggiungere un obiettivo importante». 

«Lo spirito originale dell’Adunata – ha concluso il vicepresidente vicario nazionale dell'associazione Alpini Adriano Crugnola – è rimasto: fare festa tra gli alpini e con la popolazione». 

La serata - a cui hanno preso parte le massime autorità locali, gli alpini e i cittadini  - è stata allietata dalla partecipazione del coro Ana Valtidone che ha eseguito alcuni canti alpini e dalla proiezione di un filmato con i momenti più suggestivi dell'Adunata. 

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