rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Africa Mission, perforato un nuovo pozzo di acqua potabile in Sudan

In Sud Sudan è stato perforato un nuovo pozzo per l'acqua potabile intitolato alla memoria di Arianna Fogliazza, scomparsa nel '95 a sette anni. E' un'altra opera dell'Ong piacentina

La testimonianza di fede e grazia di Arianna Fogliazza, scomparsa nel 1995 all’età di 7 anni e mezzo dopo 3 anni di malattia, si è trasformata in nuova vita per la popolazione del villaggio di Rimenze, nella regione del Western Equatoria, in Sud Sudan, dove è stato perforato un nuovo pozzo per l’acqua potabile intitolato alla sua memoria. Il pozzo è stato realizzato nei mesi scorsi dalla Ong piacentina Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo per volontà della famiglia di Arianna che ha fatto una donazione per la perforazione.

Oggi, mercoledì 19 gennaio, presso la sede di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo i genitori della piccola Arianna, Tiziana Gaeta e Ferdinando Fogliazza, e il responsabile delle perforazioni della Ong piacentina, Egidio Marchetti, si sono incontrati per raccontare questa storia di solidarietà e speranza, insieme al presidente di Africa Mission don Maurizio Noberini e al direttore Carlo Ruspantini. Arianna Fogliazza era nata a Piacenza il 18 agosto 1987, trascorrendo i primi anni della sua vita a Ponte dell’Olio, insieme alla sua famiglia, con spensieratezza e serenità. Nel maggio 1992 si sono presentati i primi sintomi di una malattia terribile: neuroblastoma al quarto stadio. Sono seguiti 3 anni di cure, operazioni e terribili prove, durante le quali la piccola ha sempre conservato la fede in Dio e la speranza, testimoniando una grande fiducia nella vita.

Il 14 marzo 1995, Arianna morì. Alla piccola la parrocchia di Ponte dell’Olio ha anche dedicato qualche tempo fa un piccolo opuscolo intitolato “Arianna le belle giornate”. Il pozzo, intitolato ad Arianna e realizzato da Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, è stato perforato nel 2010 nei pressi del mercato di Rimenze, vicino a una scuola primaria frequentata da 200 bambini. In quest’area la popolazione vive una situazione difficile a causa del gruppo dei ribelli ugandesi dell’LRA (Lord’s Resistance Army), responsabile di atrocità terribili sulla gente. Da aprile-maggio 2009 nella zona sono stati stimati oltre 3.000 rifugiati, molti dei quali, dopo giorni di cammino nella foresta, sono arrivati affamati e terrorizzati in cerca di un posto sicuro dove essere accolti. Il pozzo, che ha una profondità di 90,5 metri e una portata di 1.037 litri/ora, rappresenta una garanzia di approvvigionamento d’acqua pulita e scongiura il diffondersi di malattie legate all’utilizzo di fonti non potabili. Grazie alla perforazione del nuovo pozzo, le 898 persone che vivono nel villaggio e i 200 bambini della vicina scuola ora possono usufruire del dono dell’acqua.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Africa Mission, perforato un nuovo pozzo di acqua potabile in Sudan

IlPiacenza è in caricamento