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Cronaca Bettola

Aggressione ai profughi a Bettola, Campelli condannato a tre anni e sei mesi

Assolti altri due imputati. L’uomo dovrà anche risarcire 5mila euro all’immigrato che si è costituito parte civile. La difesa: «Ma lui era stato provocato più volte»

E' stato condannato a 3 anni e sei mesi Luigi Campelli, il 29enne di Bettola accusato di lesioni aggravate, porto di oggetti atti all'offesa, violenza privata, ingiurie, minacce, tentato incendio, stalking, con l’aggravate dal movente razziale. Per Campelli, il pm Antonio Rubino aveva chiesto la condanna a quattro anni. Il giudice Sonia Caravelli ha ridotto la pena e ha anche stabilito una provvisionale di 5.000 euro a favore di un immigrato ivoriano. Sono, invece, stati assolti due amici di Campelli, Lorenzo Migliorini e Pascal Bergamasco, anche loro con pesanti accuse: tentato incendio, danneggiamento, violazione di domicilio, reati aggravati dal movente razziale.

A settembre 2018, secondo la procura, Campelli aveva scagliato contro la facciata di una palazzina di Bettola dove erano ospitati alcuni richiedenti asilo, una bottiglia incendiaria che ha provocato un piccolo rogo su un balcone. Prima di quel gesto Campelli avrebbe picchiato con una spranga un ivoriano in piazza. Con lui la sera c'erano anche due amici, poi risultati estranei a quei folli gesti. Al processo si era costituito parte civile l’ivoriano, con l’avvocato Giorgia Galli (Foro di Bologna). Prima della discussione finale, in aula è stata sentita la fidanzata di Campelli. La ragazza ha detto di conoscere l’immigrato. All’inizio, spesso i tre si incontravano e Campelli avrebbe offerto da bere all’uomo e lo avrebbe anche accompagnato a casa. Poi, secondo la testimone, l’immigrato avrebbe cominciato a fare apprezzamenti a lei: da semplici battute si sarebbe passati a frasi del tipo “sei bella, come fai a stare con lui, ti porto via con me» fino ad arrivare a insultarsi e a non contattarsi più.

Dopo le richieste del pm e l’arringa della parte civile è stata la volta dell’avvocato Simone Mazza, difensore degli altri due imputati. Per Mazza, nelle indagini stesse non si fa mai il nome - né c’è stata un’attività di identificazione - dei due e nemmeno lo hanno fatto i testimoni. L’immigrato non li ha mai citati, ha solo parlato di “amici di Campelli”. Per quanto riguarda l’incendio, secondo Mazza non si sarebbe trattato di un rogo così come definito dal codice, perché è stato spento in breve tempo e facilmente. L’avvocato ha chiesto l’assoluzione della coppia. La parola è poi passata a Gaetano Marchesi (Foro di Lodi) difensore di Campelli. L’aggravante di odio razziale andava esclusa fin da subito, ha affermato, perché Campelli in realtà era stato provocato più volte. Contro Campelli non sono emerse prove. Il giovane ha reagito, in uno stato d’ira, a delle provocazioni e si consideri che Campelli è una persona sensibile che ha avuto problemi con l’alcol, ha aggiunto Marchesi. L’uomo, attualmente, si trova in carcere per un altro episodio: nell’aprile 2019, alterato dall’alcol, aveva danneggiato con un bastone cinque auto e aveva scagliato in mezzo alla strada diverse sedie di un bar. Accusato di resistenza, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento, dopo il processo con rito direttissimo era di nuovo tornato alle Novate.

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