Aggressione alle Novate, Olindo Romano nega
Olindo Romano ha negato l'aggressione all'agente della penitenziaria delle Novate. L'ho solo allontanato con una mano, avrebbe detto agli inquirenti che ieri lo hanno interrogato nel carcere di Parma, dove è stato trasferito. Per lui, l'accusa è di resistenza a pubblico ufficiale. L'agente non avrebbe sporto querela
Redazione
25 marzo 2009 11:34
Ha negato, nell'interrogatorio di ieri a Parma, di aver aggredito l'agente della penitenziaria mentre era nel carcere delle Novate. Olindo Romano, assistito dal suo legale Fabio Schembri, ha risposto alle domande della polizia giudiziaria che lo ha interrogato su disposizione del pm di Piacenza. L'accusa, per lui, è di resistenza a pubblico ufficiale.
Agli inquirenti, come riporta l'Ansa, Romano ha detto solo di aver allontanato con una mano un agente che intendeva togliere un sacchetto di plastica che il detenuto aveva messo sul pavimento per raccogliere l'acqua che pioveva nella cella a causa delle forti piogge. Ha specificato, poi, che i sacchetti di plastica erano stati autorizzati da altri agenti e che il loro scopo era quello di raccogliere l'acqua che altrimenti sarebbe piovuta sul letto.
Il giorno dopo l'aggressione, la vicenda era stata spiegata con toni un po' diversi: l'agente, nel corso dell'ispezione, avrebbe chiesto a Olindo di rimuovere le buste appese alla grata, per poter procedere con la “battitura”. Un controllo di routine per verificare l'assenza di vie di fuga dalla finestra. Ma Romano aveva risposto in tono sgarbato, allora l'agente si era avvicinato per rimuovere personalmente le buste.
Olindo Romano gli si era avventato contro. Provvidenziale l'intervento dei colleghi della vittima che lo avevano immobilizzato. L'agente era finito al pronto soccorso e il detenuto, sottoposto a nuovo provvedimento disciplinare. L'avvocato di Romano, che il giorno dopo i fatti minimizzò l'aggressione, ieri ha detto che, per quanto di sua conoscenza, non vi è stata alcuna querela da parte dell'agente.
Agli inquirenti, come riporta l'Ansa, Romano ha detto solo di aver allontanato con una mano un agente che intendeva togliere un sacchetto di plastica che il detenuto aveva messo sul pavimento per raccogliere l'acqua che pioveva nella cella a causa delle forti piogge. Ha specificato, poi, che i sacchetti di plastica erano stati autorizzati da altri agenti e che il loro scopo era quello di raccogliere l'acqua che altrimenti sarebbe piovuta sul letto.
| Ho solo allontanato l'agente con la mano, ha detto agli inquirenti |
Il giorno dopo l'aggressione, la vicenda era stata spiegata con toni un po' diversi: l'agente, nel corso dell'ispezione, avrebbe chiesto a Olindo di rimuovere le buste appese alla grata, per poter procedere con la “battitura”. Un controllo di routine per verificare l'assenza di vie di fuga dalla finestra. Ma Romano aveva risposto in tono sgarbato, allora l'agente si era avvicinato per rimuovere personalmente le buste.
Olindo Romano gli si era avventato contro. Provvidenziale l'intervento dei colleghi della vittima che lo avevano immobilizzato. L'agente era finito al pronto soccorso e il detenuto, sottoposto a nuovo provvedimento disciplinare. L'avvocato di Romano, che il giorno dopo i fatti minimizzò l'aggressione, ieri ha detto che, per quanto di sua conoscenza, non vi è stata alcuna querela da parte dell'agente.
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25 marzo 2009 11:34
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