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Cronaca

«Aggressioni alla polizia, senza pene esemplari e severe non possiamo andare avanti»

Il sindacato di polizia Siap interviene dopo un'altra aggressione ai danni di un poliziotto di Piacenza

«Dopo l’arresto di un egiziano per resistenza e violenza a pubblico ufficiale - spiega Sandro Chiaravalloti, segretario provinciale del Siap - fermato e denunciato dai colleghi perché, insieme a un'altra persona, deteneva sostanze stupefacenti con il presupposto dello spaccio, lo stesso, durante la permanenza negli uffici della questura, ha usato violenza provocando lesioni a due colleghi. Non solo, lo stesso, con precedenti penali, anche durante l’udienza nell’aula del tribunale, insieme ad altri suoi parenti o amici, avrebbe minacciato il collega. Oggi, lo stesso collega, recatosi all’ospedale di Piacenza in quanto bisognoso di cure a seguito di uno contatto fisico avvenuto con uno dei parenti o amici dell’egiziano, entrato in ospedale, trovava ancora l’egiziano insieme ad altre persone e aggredivano ancora una volta il collega, minacciandolo, tant’è che c’è stato bisogno dell’intervento delle volanti». 

«Il nostro sindacato, che si dichiara vicino al collega - lo stesso che permise l’identificazione dei responsabili del delitto del trolley, poliziotto capace e qualificato che tutti noi ammiriamo - oltre a chiedere provvedimenti nei confronti dell’egiziano con possibile revoca del permesso di soggiorno, nelle prossime ore si riunirà e deciderà se organizzare una manifestazione davanti al Tribunale di Piacenza per chiedere aiuto ai magistrati: così non si può più andare avanti. Senza pene esemplari e severe che facciano sì che sia sconveniente delinquere, non andiamo da nessuna parte. Tra l’altro, lo stesso egiziano ci risulta sia stato indagato per le violenze avvenute nei disordini dello scorso febbraio, quando fu ferito un carabiniere. Cosa bisogna attendere perché le stanze delle nostre prigioni ospitino gente del genere?».

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