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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Gropparello / Via Roma

Agricoltore ucciso per l'eredità, al via il processo in Assise per i due figli

E' iniziato la mattina del 6 ottobre il processo per l'omicidio di Francesco Casella, l'anziano agricoltore di Sariano di Gropparello ucciso nel luglio del 2013 e il cui cadavere era stato ritrovato abbandonato in un bosco vicino a Prato Barbieri dopo diversi giorni di ricerche

Nuova richiesta di perizia psichiatrica e una nuova indagine per minacce ricevute dall’imputato e dai suoi familiari. E’ cominciato con un colpo di scena, questa mattina 6 ottobre, il processo per l’omicidio di Francesco Casella, l’anziano agricoltore di Sariano di Gropparello ucciso il 7 luglio del 2013 e il cui cadavere era stato ritrovato abbandonato in un bosco vicino a Prato Barbieri dopo diversi giorni di ricerche.

Sul banco degli imputati, con l’accusa di omicidio volontario premeditato e pluriaggravato, c’è il figlio 37enne Adriano Casella, arrestato subito dopo il fatto dai carabinieri di Fiorenzuola e difeso dall’avvocato Francesca Cotani del foro di Milano. Indagata nello stesso procedimento anche la sorella Isabella, che deve rispondere di occultamento di cadavere e false attestazioni a pubblico ufficiale: è difesa dall’avvocato piacentino Andrea Bazzani.

Il processo in corte di Assise ha preso il via intorno alle 9 quando in aula sono arrivati Adriano, scortato dalla polizia penitenziaria (si trova infatti ancora in carcere), e la sorella Isabella. Presente in aula anche la madre dei due fratelli, Maria Russo, e moglie della vittima. La corte che comprende otto giudici popolari è presieduta da Italo Ghitti insieme al giudice Maurizio Boselli a latere. Seduto nella gabbia, Adriano Casella ha seguito con attenzione l’inizio del processo, scambiando diversi sguardi con al madre e la sorella, cedendo qualche volta a momenti di commozione.

PERIZIA PSICHIATRICA - Il pubblico ministero Antonio Colonna, insieme alla collega Ornella Chicca, ha subito chiesto, in apertura, una nuova perizia psichiatrica per il 37enne: infatti l’esame condotto lo scorso anno dallo psichiatra incaricato dalla Procura aveva evidenziato l’incapacità capacità di volere al momento del delitto. Mentre ora, secondo le carte in mano al pm, sarebbe da valutare anche una incapacità di intendere. Nuovi elementi sono usciti inoltre su Adriano dall’epoca della prima perizia. Secondo Colonna e Chicca, da dopo l’arresto effettuato dai carabinieri di Fiorenzuola, nuove indagini avrebbero fatto emergere che la famiglia Casella si trovava sotto minaccia da parte di alcuni albanesi, probabilmente legati all’altra figura di rilievo in questi delitto: quella della giovane prostituta albanese che avrebbe circuìto l’allora 36enne figlio dell’agricoltore, convincendolo ad uccidere il padre per guadagnarne l’eredità. Dopo le minacce, la madre ha presentato querela ai carabinieri.

INTERCETTAZIONI IN CARCERE - I pm hanno chiesto di acquisire le intercettazioni ambientali avvenute in carcere e riguardanti i colloqui tra madre e figlio. Il giudice Ghitti si è riservato di decidere in merito alle due questioni e ha rimandato l’udienza alla prossima settimana. Il pm Colonna ha presentato le prove e affermato, citando Cicerone, che il parricidio «sempre e ovunque è stato considerato il fatto più grave». Secondo la pubblica accusa, la capacità di volere di Adriano era scemata e lo psichiatra aveva messo in risalto i ritardi cognitivi che il 37enne aveva fin dalle scuole medie, dove aveva un insegnante di sostegno.

Una situazione che ha messo a dura prova la sua capacità, inoltre, proveniva da Suada Zylifi, la donna albanese di cui si era innamorato (e che poi è stata coinvolta in un’inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione). La giovane, secondo le accuse, avrebbe insistito perché Adriano vendesse alcuni macchinari agricoli e desse a lei i soldi di cui aveva bisogno per “uscire dal giro di prostituzione in cui era stata costretta”. Colonna, inoltre, ha messo in luce come più volte Adriano avrebbe cambiato versione puntando sul fatto che tanto avrebbe avuto l’infermità mentale.

LA DIFESA - L’avvocato Cotani ha contestato il fatto di aver avuto la notizia sulle nuove indagini per minacce solo il 3 e 4 ottobre, non avendo quindi il tempo di informarsi sulla vicenda. Secondo il legale, inoltre, non sarebbe necessaria una nuova perizia psichiatrica perché la personalità di Adriano Casella è stata ben delineata dalla precedente analisi.

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