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Cronaca

Alimentazione specchio del corpo ma anche dell’anima

L’incontro con i pediatri Biasucci e Filati promosso da Campagna amica. «Gli errori più frequenti? Scarsa attività motoria, colazioni frugali e frettolose, poca verdura, poco pesce, merende ipercaloriche»

Un’alimentazione errata è spesso fonte di potenziale obesità, ma può mascherare anche conflitti e problematiche interiori che bisogna sapere interpretare e risolvere perché coinvolgono  bambini ed adolescenti. E’ dunque necessaria un’azione sinergica tra genitori e pediatri per un’azione di prevenzione che impedisca esiti che possono influire sul fisico e sulla mente anche per tutta la vita. Per trattare di queste fondamentali problematiche Coldiretti Piacenza (Campagna amica), ha organizzato un incontro con il responsabile della Pediatria di Piacenza dott. Giacomo Biasucci e con la dott. Graziella Filati che opera nella medesima Unità e che si occupa anche di problemi comportamentali delle giovani generazioni.

Presentato da Cinzia Pastorelli di Coldiretti, alla presenza di numerose maestre delle scuole materne ed elementari che quindi sono coinvolte direttamente nei processi educativi tra cui quello alimentare, finalità cui Coldiretti si dedica da anni nelle scuole con Educazione alla Campagna amica, Biasucci ha presentato quella che si può definire la “piramide” alimentare corretta ed ha evidenziato una serie di suggerimenti nutrizionali importanti per prevenire obesità e patologie legate ad una scorretta alimentazione che possono incedere nel futuro per l’avvento di numerose patologie legate al ricambio. “No il gelato a fine cena, con lo stesso impatto calorico di un pasto; a pranzo e cena sempre apporto di cereali e frutta e verdura. Attenzione alla pasta “scotta”: aumenta l’indice glicemico; no alla pizza tutti i giorni e nemmeno come sostituito del pane. Per le proteine: carne, pesce, latticini 4 volte la settimana.

Il fritto: consentito solo una o due volte al mese. Tanta verdura, liberamente, tranne le patate che danno maggior apporto calorico. Una volta la settimana uova e formaggio. Da bere solo acqua, che apporta, senza calorie, micro- minerali importanti. Gli errori più frequenti? Scarsa attività motoria, colazioni frugali e frettolose, poca verdura, poco pesce, merende ipercaloriche. Nell’adolescenza poi diete poco equilibrate, scarso apporto di fibre: non a caso la prima causa di dolori addominali nei bambini è la stipsi. C’è certo un ruolo epigenetico nella predisposizione all’obesità, ma è assai limitato.

“Nel rapporto con il cibo- ha evidenziato la Filati- entrano componenti psicologiche ed affettive, coinvolgono la vita affettiva e sovente possono veicolare difficoltà relazionali  e disagi. Le manie alimentari (si mangiano solo pochi tipi di cibo), passano con il tempo, quando si cominciano ad accettare i sottogusti. Sovente il distacco dalla figura materna si accompagna a pulsioni aggressive che trovano nell’alimentazione un canale privilegiato. Occorre sdrammatizzare, altrimenti si rinforzano i problemi. Il pasto va reso piacevole diversificandolo, rendendo allegro l’ambiente e creare compartecipazione nella preparazione.

Nell’adolescenza spesso si verifica iperalimentazione: è dovuta alla crescita e difficilmente determina sovrappeso. Essere troppo premurosi verso i figli genera ansia: bisogna essere saggi nei nostri comportamenti perché sovente le cattive abitudini si rintracciano nelle storie familiari”. La Filati ha trattato poi dei disturbi patologici legati all’alimentazione, dall’anoressia, alla bulimia, sempre collegati  ad esperienze psicologiche spesso traumatiche, dove occorre intervenire in modo mirato e collegato tra famiglia e sanitari. Molti modi errati di alimentazione sono dunque transitori, ma è necessario il massimo monitoraggio dei comportamenti; in caso di necessità bisogna entrare in un percorso adeguato. Ma per tutti cibi sani, alimentazione equilibrata e varia, insomma quella della tradizione, del territorio, della qualità.

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