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Cronaca

Alle Elementari di Mucinasso consegnati i pomodori per l'orto

Repetti (Confagricoltura Piacenza): "Quando si conosce quello che c’è nel piatto si mangia più volentieri"

Stefano Repetti ha mantenuto la sua promessa e il 27 aprile è tornato a trovare i bambini della terza elementare della scuola G. Pastore di Mucinasso alle porte di Piacenza per consegnare loro le piantine di pomodoro che ha conservato nelle sue serre da quando, il 6 marzo scorso, le aveva seminate insieme a loro. Stefano Repetti è tesoriere e membro di giunta di Confagricoltura Piacenza, noto imprenditore agricolo di Settima di Gossolengo che con il padre ed i fratelli conduce la Società Agricola Terre della Val trebbia: azienda di 230 ettari vocata alle colture industriali e in particolare alla coltivazione del pomodoro da industria a cui sono destinati circa 100 ettari. “Quando si comprende il ciclo produttivo di ciò che è sulla nostra tavola – ha detto Repetti – si mangia più volentieri. Per questi incontri abbiamo scelto di concentrarci su uno dei prodotti simbolo delle nostra terra: il pomodoro, ma è stata anche l’occasione per dialogare con i bambini su temi importanti per l’agricoltura che li hanno interessati: come le tecniche di difesa”.  In classe in tanti hanno riferito di avere a diposizione un orto dove piantare i pomodori, qualcuno ha delle piante da frutto: un ciliegio regalato dal papà, un melo un po’ malato che però fa buoni frutti. Gli interventi dei bambini sono stati lo spunto per parlare di lotta integrata e di lotta biologica. “Dei conservanti si può far senza – ha detto Repetti – ma se una pianta è malata è bene curarla. Ci sono anche degli insetti buoni che combattono quelli che danneggiano piante e frutti”. C’è chi ha piantato i fagioli con il nonno, ma prima li ha messi nell’acqua. “Perché?” Ha chiesto Repetti che ha poi spiegato: “Lasciandoli in ammollo un po’ si riesce ad anticipare di qualche giorno la germinazione”.   I ragazzi hanno poi chiesto come prendersi cura delle piantine: sia quelle donate che quelle cresciute nel vaso in classe. “E’ ora di piantarle nella terra – ha detto Repetti – vanno annaffiate e nutrite, ma mi raccomando, considerate quanto diventa grande una pianta di pomodoro e non mettetele troppo vicine. Se non avete a disposizione un orto, va bene anche un vaso, purché sia un po’ grande: potrà contenere una piantina, massimo due se un po’ distanti”.  I ragazzi hanno ringraziato e hanno proposto l’appuntamento all’anno prossimo, magari con un laboratorio dedicato ai cereali. Contente e soddisfatte anche le maestre, Elena Villa, Enza Agnello e Alice Facchini che hanno ringraziato della disponibilità e dei materiali.

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