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Cronaca

Altri 65 profughi inseriti nel sistema d’accoglienza di Piacenza

Polledri (Ln): "Il sindaco dovrebbe dichiarare indisponibile il nostro territorio. Piacenza trattata come una colonia penale". Putzu (Fi) presenta un'interrogazione urgente

Piacenza ha dovuto accogliere altri 65 profughi, sbarcati nel Meridione dall’Africa. Tutti i richiedenti asilo sono stati inseriti nel sistema d’accoglienza del comune capoluogo, in attesa di una collocazione più definitiva. La notizia fa discutere il centrodestra locale, che subito attacca il Governo e l'Amministrazione comunale. 

Polledri (Lega Nord): «Piacenza trattata da Roma come colonia penale»

«Sarebbe quasi tragicomica la notizia di 65 clandestini (tali poiché solo il 5% degli arrivi ottengono la qualifica di rifugiati) se non fosse che ormai non ci resta che piangere» - lo afferma Massimo Polledri, consigliere comunale leghista di Piacenza. «Ormai la Roma di Renzi ed Alfano trattano Piacenza come fosse una colonia penale dove mandare gli indesiderati. Senza bussare, senza chiedere permesso, senza saldare il conto che invece è saldato dai cittadini sempre più esasperati. Il Sindaco  o l'Assessore Cugini faranno qualcosa ? «Si chiede il leghista - che conclude - senso della dignità istituzionale vorrebbe che il Sindaco andasse dal prefetto e dichiarasse indisponibile il territorio di Piacenza. Altrimenti - ultima frecciata la rivolge al sindaco Dosi - farebbe meglio a rassegnare le dimissioni».

L’interrogazione urgente di Putzu (Forza Italia)

Sul tema il consigliere comunale Filiberto Putzu ha presentato una interrogazione urgente a risposta orale. «Si apprende che nei giorni scorsi – scrive Putzu nel testo - sarebbero giunti a Piacenza 65 persone qualificate – sembra - come "profughi",  trasferiti direttamente dalle coste degli sbarchi del Sud d’Italia. Tali persone sarebbero arrivate scalze, con indosso indumenti della Marina militare.

In conseguenza di tale fatto, si chiede di conoscere

- se ció corrisponda al vero, come riportato successivamente dalla stampa, oppure in termini differenti;

- se il Comune di Piacenza sia stato preventivamente informato di tali arrivo, e se si, quando, da chi e con quale modalità;

- a quali accertamenti sanitari tali persone siano state sottoposte per escludere malattie contagiose e/o diffusive, e se si, presso quali strutture e con quali modalità. Motivo dell'urgenza: per verificare i fatti (per la prima volta si assisterebbe a questi accadimenti a Piacenza) e se gli accertamenti sanitari previsti di norma al momento dello sbarco in Italia siano stati regolarmente effettuati, da quale soggetto ed in quale luogo».

"Altri 65 "profughi" a Piacenza, Forza Nuova non ci sta"

"L'imposizione coatta di pseudo-profughi prosegue senza decenza in questa città, questa volta con l'arrivo di altre 65 unità, che rimarranno a Piacenza fino a quando i sedicenti richiedenti asilo non riceveranno lo status di rifugiato (ovvero una netta minoranza e soprattutto dopo lungaggini burocratiche infinite). Il movimento locale di Forza Nuova è intervenuto nuovamente in queste ore per denunciare la gravità del fatto mediante il proprio portavoce, Barbara Cremona: "Vogliamo sapere se dall'amministrazione piacentina continueranno i tentativi di assuefare i suoi cittadini alle logiche della forzata accoglienza in cambio di denaro, dipingendo il fenomeno come un'occasione da non perdere per rilanciare l'economia locale o persino arrotondare il proprio stipendio mensile. Gli ultimi 65 presunti "profughi" sono arrivati in una città, Piacenza, dove dal mese di maggio i gestori delle cooperative non vengono pagati per i loro servizi. Il comune come pensa di muoversi? Proponendo la soluzione dell'accoglienza diffusa nelle case dei cittadini, in cambio di un più ridotto rimborso spese?" "I discorsi sulle imposizioni prefettizie dinanzi alle quali i comuni rimangono a mani legate non funzionano più!", prosegue la coordinatrice, "nè tantomeno le rassicurazioni riguardo ai controlli sanitari effettuati su questi immigrati, nè le operazioni di facciata come le attività di volontariato effettuate continuativamente in questi mesi a Piacenza: volontariato o meno, rimangono sempre operazioni per le quali lo Stato eroga denaro (attraverso le regioni) per avere copertura assicurativa in caso di infortunio. I piacentini onesti non vogliono essere più la bestia da soma del governo immigrazionista, nè vogliono più essere colpiti da quei concittadini traditori che si presteranno all'accoglienza, perchè imbevuti della logica ipocrita della solidarietà instillata dalle istituzioni e dai social media." "Con l'economia locale allo sbando", conclude Cremona, "la crisi di valori in atto e le tante famiglie piacentine sull'orlo del baratro, Forza Nuova non accetterà in alcun modo il prezzo di scelte scellerate ed arbitrarie che minano all'integrità sociale, perchè l'integrazione non ha e non avrà mai fondamento!".

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