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Cronaca

“Amici del Facsal”: «Dosi deve vietare i botti di Capodanno»

Intervento dell’associazione Amici del Facsal: «830 comuni italiani hanno vietato l’uso dei botti per tutelare gli animali: chiediamo al sindaco Dosi di prendere posizione. Ogni anno 5mila animali perdono la vita la notte di Capodanno»

«E’ con grande anticipo sul Capodanno – spiega Anna Maria Rossetti, presidente dell’associazione “Amici del Facsal” -  ovvero dall'inizio di dicembre, che in città si fanno esplodere petardi causando, oltre al disagio collettivo, grande spavento agli animali. La barbara usanza dei petardi e dei botti sta degenerando, come spesso accade, ed il loro uso smodato sta diventando un grosso e serio problema, in particolare, per i nostri amici a quattro zampe. Infatti i petardi, oltre al rumore dello scoppio, emettono frequenze più alte che nessun bipede sente, ma sentono i quadrupedi a cui causano, nella maggioranza dei casi, effetti devastanti.  5.000 animali, domestici e non, perdono la vita ogni anno nella notte tra il 31 dicembre ed il primo di gennaio. Tra le vittime, oltre 500 cani ed altrettanti gatti, nonché uccellini ed animali del bosco che muoiono letteralmente di paura.

Senza contare poi la sicurezza e l'incolumità delle persone che viene messa a serio rischio dal loro uso sconsiderato: ogni anno sono decine le persone che perdono le dita o l'intera mano, se non peggio. Prevenire non è forse meglio che curare?

Sono già 830 i Comuni italiani che hanno deciso di vietare totalmente o parzialmente i botti nei festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno: chiediamo quindi al Sindaco pubblicamente di prendere analogo provvedimento di divieto; considerato, oltretutto, che questa usanza, che dovrebbe di norma avere inizio un'ora prima e terminare un'ora dopo la mezzanotte del 31 dicembre, in realtà inizia un mese prima e finisce un mese dopo.  La comunità deve evolversi e per definirsi veramente civile deve saper modificare gli usi ed i costumi affinché questi, pur se derivati da usanze e consuetudini del passato, non creino danno a nessuno. Per i nostri amici animali questo è un periodo di terrore e disperazione, noi umani dobbiamo smettere di crederci i soli padroni della Terra. Tanti sindaci hanno dimostrato di avere a cuore la salute di tutti coloro che vivono nelle loro città, cittadini ed animali: anche a Piacenza riteniamo di poter meritare e pretendere la stessa attenzione».

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