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Cronaca

Tentato abuso d’ufficio, il sindaco Agogliati assolto: il fatto non costituisce reato

Assolto perché il fatto non costituisce reato. E' stata breve la camera di consiglio che ha deciso di assolvere Antonio Agogliati, sindaco di Ferriere, dal reato di tentato abuso d'ufficio. La pubblica accusa aveva chiesto due mesi di reclusione

Assolto perché il fatto non costituisce reato. E’ stata breve la camera di consiglio che ha deciso di assolvere Antonio Agogliati, sindaco di Ferriere, dal reato di tentato abuso d’ufficio. La pubblica accusa aveva chiesto due mesi di reclusione.

LA VICENDA

Questa mattina, in aula, aveva deposto anche lo stesso imputato il quale aveva ripercorso le fasi salienti della vicenda che si era svolta al Brugneto nel gennaio del 2011. Secondo le accuse della procura, il sindaco con due lettere aveva revocato l’uso della ex scuola alla parrocchia. A scatenare la decisione, una festa di Capodanno un po’ animata con alcuni boy scout alloggiati nella scuola. “L’ho fatto perché non era stata rispettata la convenzione con il parroco don Ezio Molinari” ha detto Agogliati. Non è vero, ha replicato nella requisitoria il pm Emilio Pisante, dietro quella scelta c’era un ritorsione perché il parroco, insieme con alcuni cittadini, si opponeva alla realizzazione di un parco eolico.

Una turbolenta telefonata di Agogliati dalla Francia al parroco di Brugneto aveva dato il via alla querelle. Due lettere, il 3 e il 10 gennaio, chiedevano al sacerdote la restituzione delle chiavi della scuola per questioni di sicurezza dello stabile e delle persone. Per ospitare gente sarebbero state necessarie autorizzazioni e lavori è stato detto da diversi testimoni. “Ho sempre dichiarato che non ci sarebbe stato alcun lavoro da fare” ha detto Agogliati. “E al parroco, con cui ho avuto sempre buoni rapporti, avevo solo detto di rispettare la convenzione” ha affermato il sindaco.

Nella requisitoria, il pm ha ricordato come dai testi è emerso che nelle telefonate il tema della scuola è stato inesistente e che prevaleva il tema dell’eolico. “C’era - ha detto Pisante - la volontà di danneggiare il parroco come ritorsione per la posizione contro il parco eolico”.

Luigi Salice, difensore del sindaco, ha invece sostenuto che il tema eolico era fuorviante e che fra parroco e sindaco ci sono stati fraintendimenti. Poi, il legale ha citato una sentenza della Cassazione, del luglio di quest’anno, che esclude l’abuso d’ufficio quando il sindaco agisce con finalità di sicurezza o tutela sanitaria.

“Sono soddisfatto - ha commentato Agogliati subito dopo la sentenza - ma mi duole questa vicenda perché con il parroco non c’è mai stato niente. Non si dovrebbe nemmeno arrivare a un processo per una cosa così banale. Resto sempre a disposizione dei cittadini, giustizia è fatta”. Poi ha continuato: “La sentenza è chiara. Io dovevo tutelare le attività e gli immobili, la loro sicurezza. E se fosse successo qualcosa? Avrei dovuto rispondere di ben altri reati”.

Scarna la reazione di Salice: “E’ una decisione che mi fa piacere e che apprezzo, mi sembra nel solco di una giurisprudenza consolidata. Leggerò la motivazione con interesse”.

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