Anziano travolto e ucciso in bici all’alba, condannata l’automobilista
Incidente a Borgonovo nel 2016. Un anno e 4 mesi a una 45enne. Risarcimento di 260mila euro ai famigliari. Le difese: contraddittorie le tre perizie, andremo in Appello
E’ stata condannata a un anno e 4 mesi la donna di 45 anni che, il 7 settembre 2016, travolse e uccise un anziano di 94 anni, in bicicletta, sulla strada Moretta tra Borgonovo e Ziano. La donna era accusata di omicidio stradale. Il giudice Fiammetta Modica, pm Antonio Rubino, ha modificato la richiesta del pm che era stata di 1 anno e 8 mesi. Le difese, con gli avvocati Monica Capurri e Francesca Carrara, avevano chiesto l’assoluzione causa della contraddittorietà delle perizie tecniche presentate in aula. I sei figli e la moglie si sono costituiti parte civili con gli avvocati Mirko Spelta e Mauro Mocchi, del Foro di Milano. Ai famigliari, il giudice ha riconosciuto una provvisionale di 260mila euro in totale. I difensori avevano sostenuto che le tre perizie svolte, una del giudice, una della difesa e una della parte civile, avevano dato risultati differenti. Capurri e Carrara avevano sottolineato come la vettura della donna viaggiasse a 55 chilometri l’ora (è una media delle perizie che riportavano tre velocità diverse) e che i tempi di reazione dell’autista non permettevano una frenata immediata perché il ciclista si sarebbe immesso sulla strada all’improvviso. Inoltre, c’era anche un problema di visibilità, perché alle 5 del mattino il cielo era ancora scuro. «Leggeremo le motivazioni - hanno detto i difensori - e valuteremo il ricorso». L’anziano, dopo l’urto, aveva sbattuto la testa con violenza sul parabrezza ed era deceduto quasi subito, nonostante l’intervento del personale del 118.