Appello Levante, parola alla difesa di Giacomo Falanga
Fino ad ora hanno parlato i legali di Daniele Spagnolo e Marco Orlando, il 14 novembre è stata invece la volta degli avvocati Daniele Mancini e Paolo Molaschi per Giacomo Falanga
Processo Levante. Dopo la richiesta di conferma della sentenza di primo grado in sede di corte d’Appello a Bologna da parte del procuratore generale Nicola Proto, è la volta delle difese e delle loro arringhe che sono state calendarizzate fino al 21 novembre quando è attesa la sentenza. Fino ad ora hanno parlato i legali di Daniele Spagnolo e Marco Orlando, il 14 novembre è stata invece la volta degli avvocati Daniele Mancini e Paolo Molaschi per Giacomo Falanga. Molaschi ha controbattuto punto per punto alla requisitoria del procuratore generale argomentando poi «sull’inammissibilità e sull’infondatezza dell’appello della Procura». Infine, ha affrontato, nel merito, i capi di imputazione oggetto di condanna, cercando soprattutto di mettere in luce che «il proprio assistito non può essere inserito in quello che è stato definito il “Sistema Levante”, che non è mai esistito, e come ogni singolo episodio vada valutato oggettivamente in rapporto all’effettiva condotta di ciascun imputato, non potendosi estendere automaticamente agli altri il comportamento del singolo. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla sproporzione della pena afflitta rispetto alla condotta del Falanga». Da ultimo, la difesa ha chiesto ed ottenuto la revoca di ogni misura cautelare residua.
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PENE DI PRIMO GRADO – L’appuntato Giuseppe Montella era stato condannato a 12 anni, Salvatore Cappellano a otto anni, Giacomo Falanga sei anni, Marco Orlando quattro anni, mentre Daniele Spagnolo a tre anni e quattro mesi.