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Cronaca

«Archiviazione assurda, non c’è reato solo perché l’eccitazione non era plateale»

L’avvocato che assiste madre e figlia si oppone al pm che chiede di non dover procedere contro il padre 40enne accusato di violenza sessuale sulla bimba. «Non sono state sentite né la madre né la bambina»

La mamma della bimba si opporrà alla richiesta di archiviazione del padre accusato di violenza sessuale su minori, cioè sulla figlia di nove anni. E’ una vicenda delicata quella che finirà davanti al gip. L’avvocato che assiste la donna, Francesco Miraglia (del Foro di Modena) in una nota ha sottolineato che «senza voler entrare nel merito della vicenda in sé, esprimiamo una forte perplessità nelle procedure adottate. Si arriva ad archiviare una denuncia per molestie su un minore senza nemmeno prendersi la briga di ascoltare la bambina e tanto meno la madre». Un altro aspetto che ha spinto l’avvocato a opporsi alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura riguarda il motivo: il padre, tenendo la figlia stretta a sé sulle gambe, «non avrebbe mostrato in maniera evidente e plateale la propria eccitazione» quando facevano il gioco del cavallino.

La vicenda è emersa lo scorso anno in un paese della Valnure. I coniugi, entrambi 40enni, hanno una figlia di nove anni. Strani comportamenti che, secondo il legale, erano stati notati anche da altri parenti. La madre, afferma il legale, aveva anche segnalato come il papà facesse “piedino” alla figlia sotto il tavolo.

La madre aveva denunciato il fatto ai carabinieri e i servizi sociali avevano ascoltato la donna. Secondo Miraglia, il pubblico ministero si sarebbe basato solo sulla relazione, non sentendo né la madre né la bambina «facendo venire meno il principio del contraddittorio».

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