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Spaccio al Cheope, arrestato un 19enne in galleria: addosso soldi e dosi di hascisc

Proseguono serrati i controlli delle volanti della polizia tra via Santa Franca e Cheope: zona di spaccio e territorio in mano a bande di giovanissimi. In manette è finito un piacentino trovato in possesso di droga e parecchi contanti

Continuano, e proseguiranno senza sosta, i controlli serrati da parte delle volanti della polizia nella zona tra via Santa Franca e Cheope e volti al contrasto del degrado, della microcriminalità e spaccio. Decine le segnalazioni di cittadini e residenti che lamentano da mesi la presenza costante in zona di gruppi di giovanissimi dediti anche allo spaccio di droga, che bivaccano e vandalizzano arredi urbani e aree verdi. 

Nella giornata del 13 settembre proprio durante un servizio mirato alla galleria del Cheope, i poliziotti hanno fermato e poi arrestato per spaccio un 19enne piacentino trovato in possesso di dosi di hascisc e parecchi contanti, circa 1500 euro in banconote di piccolo taglio. Gli agenti hanno chiuso i tre ingressi e hanno bloccato il giovane che alla vista delle divise ha cercato di dileguarsi, invano. Visto il nervosismo è stato perquisito e addosso – è emerso in aula - aveva alcune dosi di hascisc, soldi e un bilancino di precisione. Anche nell’auto e nell’abitazione del 19enne – è stato raccontato in udienza - sono stati trovati soldi e droga, divisa e pronta da spacciare così come materiale per il confezionamento. In tutto si tratta di circa 20-25 grammi di “fumo”. Droga, soldi e cellulare sono stati sequestrati. Lo smart-phone del giovane, avrebbe continuato a ricevere decine di messaggi di persone che lo cercavano urgentemente, e secondo la polizia si tratta di clienti che non sapevano del suo arresto.

Il 19enne, diplomato da poco e incensurato, è comparso in tribunale per  direttissima nella mattinata del 14 settembre difeso dall’avvocato Alfonso D’Antuono. Il legale ha evidenziato la giovane età del suo assistito apparso provato e in lacrime al banco degli imputati, visibilmente dispiaciuto. Il pm Paolo Maini ha chiesto gli arresti domiciliari, misura accordata dal giudice. L’arresto è stato convalidato e il processo rinviato per la richiesta dei termini a difesa del legale.

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