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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aumentano i contagi, l’Ausl: «Massima allerta, serve responsabilità da parte di tutti»

L’azienda chiede di rispettare distanziamento e dispositivi di protezione. Baldino: «Non fate come lo scrutatore di Calendasco, attendete l’esito del tampone a casa. E chi non rispetta la quarantena commette un reato penale»

«I dati non sono buoni, pensavamo fosse terminata la bolla dei contagi dovuti ai rientri dalla vacanze o dai Paesi d’origine, invece 67 positivi nell’ultima settimana ci fanno preoccupare». Il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino fa il consueto punto della situazione sul Covid-19 nel Piacentino. «Chiaro, sono numeri neanche lontanamente paragonabili a quelli di marzo – ha evidenziato Baldino - ma dimostrano un trend in crescita. È cresciuta anche Luca Baldino e Marco Delledonne-2la percentuale di positivi sui tamponi, 1,3%, nell’ultima settimana. Il dato nazionale è 1,5».

Le Usca in sette giorni hanno effettuato 120 interventi. «Questo trend è fatalmente destinato a crescere in maniera importante, perché aumenteranno febbre e tosse». Per le persone sottoposte a quarantena o isolamento fiduciario c’è l’obbligo di restare a casa. Una persona che ha avuto una certificazione da parte dell’Ausl, in caso di uscita dal domicilio, commette un reato penale. «Per chi ha sintomi chiediamo di rimanere nel proprio domicilio, vale il buon senso».

Dei 67 positivi dell’ultima settimana, 38 sono asintomatici, 29 sintomatici. I bassi positivi sono 26, i positivi attivi 41. I 67 positivi per il 26% provengono dai rientri (quindi è in forte calo rispetto alla fine di agosto e all’inizio di settembre), 18% pazienti degli ospedali, un 15% da contatti di altri positivi identificati.

«La curva epidemica è lontanissima da quella di marzo – sottolinea ancora il dg - ma si vede qualche dato che si innalza. Troviamo più persone che hanno preso il virus recentemente. Ad agosto il virus è stato importato, mentre nelle ultime settimana il virus è stato contratto sul territorio. Si conferma il fatto che i casi trovati sono concentrati sulla fascia 18-40 anni, che rappresenta il 50%, ma il virus si sta spostando di più verso le persone più anziane».

Intanto l’azienda sanitaria informa che il paziente ricoverato in terapia intensiva dei giorni scorsi è migliorato e trasferito in un altro reparto. «I decessi degli ultimi tre mesi – fa sapere ancora Baldino - erano relativi a ultra 90enni con gravi patologie».

BALDINO: «TREND IN INCREMENTO»

«È giusto essere preoccupati – ha aggiunto ancora il dg Baldino -, siamo in stato di massima allerta. Settimana per settimana possono cambiare le cose. Pur rimanendo in una situazione di bassa pressione sulla rete ospedaliera, vediamo dei trend in incremento che possono aumentare in breve tempo e avere effetti sulla popolazione. Questo trend non è più riconducibile al tema dei rientri, ma ad un aumento dei contagi».

COME FARE SE SI PRESENTANO I SINTOMI

Nel momento in cui si ha un sintomo di febbre, tosse, variazioni all’olfatto e al gusto – l’Ausl ricorda la procedura - bisogna segnalarsi immediatamente al medico di famiglia. Se il caso è sospetto, si attiva la procedura per Covid. «Il tampone viene refertato in tempi brevissimi – ha fatto presente il dg - sotto le 48 ore. Ovviamente in attesa del responso bisogna rimanere a casa, non occorre fare come lo scrutatore di Calendasco che si è presentato ai seggi. Restate a casa in quelle 48 ore e isolatevi dai familiari». «Rispettare le norme di distanziamento ci aiuta tantissimo: l’inverno sarà lungo, ci saranno ondate diverse nei territori italiani. Tutto questo in attesa del benedetto vaccino».

PER ORA SOLO TRE CLASSI IN QUARANTENA IN TUTTO IL PIACENTINO

«C’è una sottovalutazione del fatto – ha spiegato Marco Delledonne - che chi ha fatto il tampone nell’attesa va a spasso, sparge il virus e poi ci costringe a cercare tutti i suoi contatti». «Per le scuole – ha aggiunto - cerchiamo di non chiuderle, hanno appena riaperto. Abbiamo avuto tre classi piacentine con casi Covid, due in città e una a Vigolzone, e abbiamo mandato a casa solo quelle tre classi, lasciando proseguire il resto della scuola. Facciamo valutazioni caso per caso, chiedendo ai soggetti se ci sono stati reali contatti. Segnalazioni di sintomi di ragazzi rimasti a casa e poi scoperti positivi non ce ne sono».

«Se la classe ha veramente rispettato tutte le norme di distanziamento e di protezione – osserva ancora Baldino - non mandiamo la classe in quarantena per 14 giorni. Interveniamo con la quarantena solo se abbiamo il dubbio».  «Siamo molto concentrati sui ragazzi in classe – ha fatto notare il dg - poi basta passare all’una davanti a una scuola e si vedono i genitori assembrati all’uscita di scuola pronti a prendere il bimbo appena mette piede fuori. Bisogna stare accorti anche lì, anche al di fuori della classe. Comunque le procedure nei tre casi scolastici sono andate bene, tutto si è svolto in tempi strettissimi». «Ciascuno – è il commento finale del direttore sanitario Guido Pedrazzini - deve prendersi il suo pezzo di responsabilità: docente, genitore, studente».

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