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Cronaca

«Quante volte noi poliziotti vorremmo essere dalla parte dei manifestanti»

Movimento dei Forconi e agenti senza casco in piazza, Chiaravalloti (Siap): «Siamo stanchi anche noi. Ma se si violano le leggi siamo lì a difendere quelle Istituzioni che rappresentiamo e che ci hanno abbandonato, perché questo è il nostro mestiere e, per quanto si dica, per me è il più bello che ci sia»

«I poliziotti in servizio di ordine pubblico a Torino si tolgono il casco per alleggerire le tensioni create della manifestazione denominata “dei forconi”. Un gesto che ha suscitato molte interpretazioni e anche, a mio parere, strumentalizzazioni davvero pericolose e inutili. Del resto devo ammettere che in un primo momento ci ero cascato anche io». Sandro Chiaravalloti, segretraio provinciale e regionale del sindacato di polizia Siap, interviene così alla luce delle polemiche circa le manifestazioni dei "Forconi" e i tanti video diffusi sulla rete in cui la polizia e i carabinieri in strada si tolgono il casco.  

«Certo è - prosegue - che ancora una volta i colleghi, la Polizia di Stato, funge da ammortizzatore sociale in un Paese dove le tensioni sociali stanno arrivando al limite della sopportazione. Del resto nella manifestazione - dove certi gesti da parte dei poliziotti sono stati interpretati come solidali alla manifestazione stessa - ci sono stati gesti violenti dove i poliziotti, che poco prima sono stati indicati come sostenitori del movimento, sono poi stati vittima di violenza inaudita». 

E ancora: «Colleghi che, aldilà di come la si vuol pensare - in un caso e nell’altro - sono là a rappresentare uno Stato che, per assurdo, grazie alla latitanza e alla miopia politica, li maltratta ancor più dei manifestanti stessi: i quali, grazie a queste miopie politiche, sono riusciti a farci  “prigionieri” delle loro azioni pacifiche o violente».  

«La mia solidarietà va ai colleghi che, comunque sia, hanno passato e sicuramente stanno passando momenti stressanti inauditi. Un abbraccio a voi colleghi. E' giunto il momento che, attraverso leggi e riforme adeguate, questo Stato che rappresentiamo, anche come parte sociale, ci sostenga e sostenga l’economia di questo Paese che è davvero alla deriva ed è arrabbiato per gli sprechi dovuti alla pessima politica che è sempre più “casta”  grazie anche all’appoggio di una dirigenza incapace». 

«Sono segnali che non vanno sottovalutati - conclude - sono atteggiamenti che non vanno ignorati, sono avvenimenti che devono far riflettere in quanto anche noi, cittadini tra i cittadini che, seppur critichiamo e manifestiamo con atti democratici e pacifici le giuste rivendicazioni della nostra categoria, serviamo lo Stato lealmente e nel pieno rispetto della legge, nonostante ci sentiamo abbandonati e vittime di una situazione sociale che ci sta impegnando in prima linea e alla quale rispondiamo con professionalità. Questo nonostante le pessime condizioni lavorative che ben conosciamo dovute alla pessima politica che ci ritiene figli quando è all’opposizione e orfani quando sono al governo. Siamo stanchi anche noi. Quante volte, quando si effettua un servizio di ordine pubblico ad una manifestazione, vorremmo essere dalla parte dei manifestanti perché le loro rivendicazioni sono legittime. Ma, nonostante tutto, se si violano le leggi siamo lì a difendere quelle Istituzioni che rappresentiamo e che ci hanno abbandonato, perché questo è il nostro mestiere e, per quanto si dica, per me è il più bello che ci sia».

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