«Avevate l’alluvione, potevate portare milioni di euro e invece non ci siete riusciti»
Nunzio Susino intercettato mentre parla con quello che sarà poi il nuovo sindaco di Corte Brugnatella, Marco Guarnieri. Il gip: «Una frase che, a fronte dei danni provocati dall'evento atmosferico del 2015, nel quale persero la vita anche delle persone, manifesta tutta la caratura delinquenziale dell'indagato»
«Figli di puttana avevate l’alluvione che potevate portare milioni di euro e non avete portato». A dirlo – si legge nell’ordinanza del gip – l’imprenditore arrestato Nunzio Susino mentre parla con quello che sarà poi il nuovo sindaco di Corte Brugnatella, Marco Guarnieri (LEGGI QUI TUTTA LA VICENDA). «Il dialogo tra i due - dice il gip - continua sul (presunto) reperimento "illegale" dei voti per le elezioni comunali alle porte. Susino, con tono alterato, addebita alla lista concorrente di aver posto in opera dei cantieri in quel periodo a soli fini propagandistici, quando in passato non era stata sfruttata la possibilità di acquisire importanti fondi pubblici messi a disposizione a seguito dell'alluvione (14 settembre 2015)». «Una frase – rimarca Milani - che, a fronte dei danni provocati dall'evento atmosferico del 2015, nel quale persero la vita anche delle persone, manifesta tutta la caratura delinquenziale dell'indagato. La conversazione, poi, rientra nuovamente sul binario dei voti».
L'ALLUVIONE - Furono tre le persone che persero la vita quella notte. La Provinciale Valnure 654 a Recesio, alle 5.45 del mattino, sparì letteralmente, divorata dall’onda del Nure. In quel momento era di passaggio con l’auto di servizio la guardia giurata Luigi Albertelli. Alle 5.46 finisce con l’auto in acqua anche Massimo Chiavazzo. Alle 5.47 stessa sorte per Filippo e Luigi Agnelli, padre e figlio. Solo Chiavazzo, lottando con tutte le forze, si salverà. Il corpo di Filippo Agnelli, non è mai stato ritrovato.