Baby gang in azione: «Dateci i soldi o vi ammazziamo». Denunciati
Episodio di bullismo giovanile ieri in tarda serata in piazza Cittadella. Un 17enne e un 20enne, di Pontenure e Rottofreno, sono aggrediti da due giovanissimi 16enni, piacentini, che li minacciano: «Dateci i soldi o vi ammazziamo». Riescono a portar via 20 euro e un cellulare. I militari di "Strade sicure", però, li rintracciano
Redazione
29 ottobre 2009 12:24
Baby gang in azione ieri, verso le 17 e 30, in piazza Cittadella. Un altro episodio che si aggiuge all'archivio del bullismo giovanile. Vittime di una vicenda per fortuna a lieto fine due ragazzi, un 17enne di Rottofreno e un 20enne di Pontenure, che si sono visti minacciati da giovanissimi 16enni.
L'intervento è stato riferito questa mattina al comando di viale Beverora. Sono stati i militari di "Strade sicure", con un carabiniere, infatti, a scovare e rintracciare la baby gang. Tutto ha inizio nel tardo pomeriggio. Le vittime sono avvicinate da due 16enni - piacentini - con un atteggiamento intimidatorio.
Le due compagnie, di vista, si conoscono. I giovanissimi chiedono di dar loro cellulare e soldi: «Se non ci date il cellulare vi ammazziamo». Gli altri due ragazzi, spaventati, consegnano 20 euro e un telefonino (in foto). I piccoli rapinatori si allontanano senza fretta. Ma le vittime non si perdono d'animo. Appena subìta la rapina, chiamano il 112. La segnalazione viene girata ai militari di "Strade sicure", lì in zona.
Gli operatori, grazie alla descrizione, li trovano in poco tempo, in via Cavour. I due rapinatori sono con altri due giovani. Vengono portati tutti in caserma. Questi ultimi, come viene appurato, hanno un ruolo marginale, e vengono rilasciati. I 16enni, invece, sono denunciati al tribunale minorile di Bologna per rapina in concorso. Uno dei due è già noto ai servizi sociali.
L'intervento è stato riferito questa mattina al comando di viale Beverora. Sono stati i militari di "Strade sicure", con un carabiniere, infatti, a scovare e rintracciare la baby gang. Tutto ha inizio nel tardo pomeriggio. Le vittime sono avvicinate da due 16enni - piacentini - con un atteggiamento intimidatorio.
| Le vittime, dopo la rapina, non si scoraggiano e avvisano il 112. Uno dei rapinatori è noto ai servizi sociali |
Le due compagnie, di vista, si conoscono. I giovanissimi chiedono di dar loro cellulare e soldi: «Se non ci date il cellulare vi ammazziamo». Gli altri due ragazzi, spaventati, consegnano 20 euro e un telefonino (in foto). I piccoli rapinatori si allontanano senza fretta. Ma le vittime non si perdono d'animo. Appena subìta la rapina, chiamano il 112. La segnalazione viene girata ai militari di "Strade sicure", lì in zona.
Gli operatori, grazie alla descrizione, li trovano in poco tempo, in via Cavour. I due rapinatori sono con altri due giovani. Vengono portati tutti in caserma. Questi ultimi, come viene appurato, hanno un ruolo marginale, e vengono rilasciati. I 16enni, invece, sono denunciati al tribunale minorile di Bologna per rapina in concorso. Uno dei due è già noto ai servizi sociali.
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29 ottobre 2009 12:24
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