rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Processo dollari falsi: la testimonianza del Nucleo anticontraffazione monetaria di Roma

Seconda udienza il 23 gennaio, nei confronti di sei persone accusate di introduzione nello Stato e spendita di banconote false. Il dibattimento ha visto come testimone il maresciallo Antonio Marini del Nucleo anticontraffazione monetaria di Roma

Seconda udienza il 23 gennaio, nei confronti di sei persone accusate di introduzione nello Stato e spendita di banconote false. Il dibattimento, presieduto dal giudice Italo Ghitti, pm Emilio Pisante, ha visto come testimone il maresciallo Antonio Marini, del Nucleo anticontraffazione monetaria di Roma. Un sottufficiale esperto che ha seguito corsi di formazione dedicati. All’inizio dell’udienza, inoltre, il giudice ha disposto la trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche affidando la consulenza a un perito di Modena.

Gli imputati sono M. G. difeso dall’avvocato Fausto Cò, G.D.R. (avvocato Monica Malchiodi), D.A. (avvocato Jacopo Arturi), M. T.(avvocato Flavio Dallagiovanna), F.C.(avvocato Giovanna Creti, Foro di Milano), A. L. (avvocato Luigi Alibrandi). Altre persone, nei mesi scorsi hanno patteggiato la pena o sono state condannate dopo aver scelto il rito abbreviato.

Il maresciallo ha spiegato che il 3 marzo 2013 vennero identificate 71 banconote falsificate: la cartamoneta, proveniente dalla Nigeria, era originale, ma il valore di un dollaro veniva trasformato in 100 dopo lo sbiancamento della banconota. Altri ritrovamenti vennero effettuati il 6 e il 13, per un totale di 195 banconote. Le banconote sospette erano state inserite nello US Secret service Search note, che contiene i numeri identificativi del denaro contraffatto. I Servizi segreti americani si occupano fondamentalmente di due aspetti della sicurezza degli Stati Uniti: la protezione del presidente e la tutela del dollaro.

L’operazione venne condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza. I militari partirono, nel febbraio 2013, dopo la segnalazione di due versamenti da 7mila euro, in banconote da 100, che un commercialista piacentino aveva effettuato in due banche di Piacenza. I soldi avevano passato i controlli locali, ma non quelli del centro di raccolta, dove si sono rivelati falsi ed è scattato il sequestro. A quel punto, i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo, coordinati dal pm Pisante, hanno cominciato a risalire a ritroso il percorso del denaro, arrivando a incastrare i 19.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo dollari falsi: la testimonianza del Nucleo anticontraffazione monetaria di Roma

IlPiacenza è in caricamento