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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Banda di finti carabinieri: nel Piacentino bottino da 50mila euro

Nel nostro territorio avevano messo a segno cinque furti per un bottino che si aggira attorno ai 50mila euro. In sei mesi, da marzo ad agosto 2015 avevano colpito a Calendasco, Roveleto, Alseno, Campremoldo, Castelsangiovanni e Borgonovo

Sette persone sono state arrestate dai carabinieri di Pavia con l’accusa di aver portato a segno oltre 80 fra rapine e truffe ai danni di anziani in tutta la Bassa Lombardia e anche a Piacenza. L’indagine, chiamata "Fake Police", condotta dalla procura lombarda, ha sgominato una banda specializzata in questo genere di reati contro le fasce più deboli. Gli arrestati, sinti italiani e albanesi, avrebbero portato a segno anche diverse rapine in villa. Per guadagnarsi la fiducia delle vittime si spacciavano come carabinieri mostrando finti tesserini di riconoscimento, e inscenavano un vero e proprio arresto di un ladro trovato in casa delle malcapitate vittime. In questo modo però le distraevano e ne approfittavano per svaligiare le loro abitazioni. Nel nostro territorio avevano messo a segno cinque furti per un bottino che si aggira attorno ai 50mila euro. In sei mesi, da marzo ad agosto 2015 avevano colpito a Calendasco (30mila euro in contanti rubati a due anziani), a Roveleto (gioielli e mille euro in contanti), ad Alseno (orologi, monili e sodli in contanti per circa 5mila euro), Castelsangiovanni (orologi) e Borgonovo dove erano riusciti a rubare un cancello in ferro battuto per un valore di 10mila euro. A Campremoldo il colpo non era riuscito, uno della banda si era presentato come "l'ispettore Matteis". Fondamentale nelle indagini il coordinamento tra le compagnie dei carabinieri dove la banda agiva e le telecamere di lettura targhe presenti sul territorio. 

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