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Giovedì, 25 Aprile 2024
Allarme sicurezza / Corso / Corso Vittorio Emanuele II

«"Se fai qualcosa ti ammazzo": via San Siro ostaggio di giovanissimi spregiudicati, abbiamo paura»

I negozianti non ce la fanno più: «Ogni giorno è sempre peggio e mancano in controlli. Si sentono impuniti e ci minacciano. Assente anche l'illuminazione pubblica. Tarasconi, venga qui a bere il caffè»

«Se mi dici ancora qualcosa ti ammazzo». I commercianti e i residenti di via San Siro non ce la fanno più: «Bande di giovanissimi - quasi tutti nordafricani e minorenni - tengono in scacco quotidianamente la via e la galleria del Politeama e se qualcuno osa riprenderli arrivano le minacce, anche di morte. Spaccio e consumo di droga a cielo aperto, vandalismi costanti e continuati, degrado per arrivare anche a situazioni ben più gravi e la gente ha paura».

«Passano sempre meno persone - dicono i negozianti - tante clienti si sono rifugiate all’interno perché spesso si trovano davanti muri di ragazzini che le molestano, sprezzanti e maleducati. Una donna è stata anche palpeggiata sul seno. In tanti anni di lavoro in questa via mai si era toccato così tanto il fondo».

Stiamo parlando esattamente della stessa zona dove tempo fa si erano verificate risse su appuntamento via social, di una galleria resa desolata da negozi sfitti, deturpata e imbrattata ma anche di una via a due passi dal Corso che ha conosciuto tempi migliori e che ora però rischia di non vedere più la luce. Luce nel vero senso della parola: un tratto è al buio, manca l’illuminazione pubblica. Dicono: «Abbiamo già chiesto spiegazioni e che vengano a ripristinare i fari, ma tutto tace. Servirebbero anche telecamere, forse questi ragazzi ci penserebbero due volte prima di terrorizzare tutti ma si sentono impuniti perché sopra ogni cosa mancano i controlli delle forze dell’ordine anche se noi continuiamo a chiamarle».

«Il sindaco Tarasconi venga qui a bere il caffè il sabato pomeriggio, glielo offriamo noi, poi vediamo se qualcuno osa dire ancora che “sono ragazzi che giocano”. Lo scorso sabato - proseguono - ce n’erano almeno sessanta, alcuni lanciavano bottiglie di vetro contro una finestra, vediamo spesso un uomo adulto arrivare in bici e spacciare. Uno di questi aveva un cane tipo pittbull che aizzava contro le persone, e poi urla e la totale assenza di rispetto per gli arredi urbani e della proprietà privata (hanno anche smontato alcuni pomelli di un bidone per poi lanciarli), hanno spaccato una vetrina. E’ un disastro». Le scorribande nei negozi sarebbero frequenti, e i ragazzi approfitterebbero della confusione per allungare le mani in qualche borsetta, pare.

«Abbiamo paura, per noi, per i negozi e per i clienti e i cittadini che sono costantemente intimoriti, nonché temiamo un calo delle vendite: è diventata una zona franca dove fanno quello che vogliono. Sgridarli? Non sai mai chi ti trovi davanti e le forze dell’ordine hanno spesso le mani legate: quando arrivano, se arrivano, queste bande di giovani si disperdono in pochi secondi, salvo poi tornare poco dopo ancora più menefreghisti e maleducati. Ci sfidano e ci prendono in giro e ovviamente temiamo ritorsioni».

«Mancano i controlli - sottolineano - Non passano mai né polizia locale né le altre forze dell'ordine di loro iniziativa, fosse anche solo per deterrenza. Dobbiamo aspettare che qualcuno si faccia davvero male prima di cercare di fare qualcosa? Vorremmo solo lavorare e chiediamo il minimo per poterlo fare senza doverci chiudere dentro ai negozi».

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