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Cronaca

Bande rivali si affrontano in carcere, la polizia in antisommossa riporta l'ordine

maxi rissa scoppiata alle Novate: una decina di detenuti stranieri appartenenti a bande rivali si sono affrontati e per fermarli la polizia penitenziaria ha dovuto ricorrere ai manganelli e agli scudi

«E' stato difficile riportare l'ordine, a causa delle celle aperte che consentono a tutti i detenuti di essere liberi durante il giorno". Lo affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Campobasso, segretario regionale nel commentare la maxi rissa scoppiata alle Novate: una decina di detenuti stranieri appartenenti a bande rivali si sono affrontati e per fermarli la polizia penitenziaria ha dovuto ricorrere ai mezzi anti sommossa: manganelli e scudi. «Molti sono rimasti feriti, tanto sangue per terra e le celle del reparto isolamento occupate per isolare i detenuti violenti» affermano i rappresentanti della Penitenziaria.

«Appena una settimana fa - spiegano Durante e Campobasso - avevamo denunciato che il carcere di Piacenza è quello in regione dove ci sono più eventi critici e dove le cose funzionano peggio che in altre strutture. Anche tra gli agenti di polizia penitenziaria c'è stato qualche ferito, per fortuna in maniera non grave. Così non e' piu' possibile andare avanti, il personale di polizia penitenziaria è ormai allo stremo».
«E' opportuno - sottolinea il Sappe - che a Piacenza intervengano i vertici dell'amministrazione per trovare una soluzione ai tanti problemi».

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