«Ritrovo di pregiudicati», la polizia chiude il bar Cappuccino per 15 giorni
Un altro bar chiuso dalla polizia in applicazione dell'articolo 100 del Tulps (testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) perché "ritrovo abituale di pregiudicati". Nel mirino della Mobile anche quattro pusher del quartiere
Un altro bar chiuso dalla polizia in applicazione dell'articolo 100 del Tulps (testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) perché "ritrovo abituale di pregiudicati". Questa volta i sigilli per 15 giorni sono stati messi al bar Cappuccino di via Conciliazione dai poliziotti dell'Anticrimine e della divisione Pasi al termine di una serie di controlli «durante i quali - fanno sapere da viale Malta - sono stati identificati clienti pregiudicati». La chiusura arriva contestuale anche all'emissione di quattro misure chieste e ottenute dalla squadra mobile al termine di alcune indagini mirate alla lotta al microspaccio nei confronti di quattro nordafricani (tre egiziani e un marocchino). A loro carico sono state documentate diverse cessioni di stupefacente avvenute nel quartiere, non al bar. Durante le indagini la loro presenza era stata registrata più volte al bar in questione, pertanto questa ha contribuito alla chiusura temporanea visto che, come fa sapere la polizia, i quattro hanno tutti diversi precedenti penali alle spalle. Tre sono stati sottoposti alla misura del divieto di dimora in tutto il Piacentino, un altro invece ha l'obbligo di firma. Uno dei tre egiziani, poiché irregolare sul territorio, è stato messo a disposizione dell'Immigrazione che ha dato l'abbrivo per la sua espulsione. L'articolo 100 del Tulp dispone che la misura di pubblica sicurezza della sospensione della licenza può intervenire in caso di “tumulti o gravi disordini”, oppure “qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose” o, comunque, se il comportamento costituisca “un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.