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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bellomo in aula per la perizia sui presunti danni all’allieva piacentina

La relazione della psichiatra continuerà in febbraio. Poi sarà la volta dei consulenti della difesa. Il giudice accoglie un’eccezione: la società di formazione all’esame per la magistratura non era di Bellomo. L’ex giudice: «Piacenza e bella e il giudice è ottimo»

«Piacenza è una bella città e il giudice è ottimo». Sono le uniche parole di Francesco Bellomo all’uscita dal Tribunale, accompagnato dal suo avvocato Beniamino Migliucci. Davanti al giudice per l’udienza preliminare, Luca Milani, ha parlato la psichiatra Mara Bertini, che ha cominciato ad esporre la perizia che deve stabilire se esista un eventuale rapporto di causa tra il comportamento di Bellomo e le lesioni psichiche della ragazza piacentina che ebbe una relazione con l’ex giudice del Consiglio di Stato e che finì in ospedale per lungo tempo (dopo un accordo tra le parti, la giovane ritirò la querela). L’esposizione della perizia continuerà in febbraio.

bellomo manes tribunale-2Bellomo, con il collega Davide Nalin (è pm a Rovigo) è accusato di stalking e lesioni gravi nell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Emilio Pisante. Il 25 ottobre, Bellomo è stato prosciolto dalle accuse di stalking e violenza privata su quattro studentesse. Il gip di Milano ha accolto la richiesta della procura di archiviare il procedimento. Bellomo - che è stato destituito dalla magistratura amministrativa nel gennaio del 2018 - non ha risposto a domande su questa vicenda, ma lo ha fatto il suo avvocato: «Il significato è semplice, vuol dire che per la procura non ci sono elementi per sostenere le accuse in un processo». Per Bellomo, restano aperte ora due inchieste penali: una a Bari e una a Piacenza. In Tribunale, la mattinata si è aperta con alcune eccezioni presentate dai difensori Migliucci (già presidente nazionale delle Camere penali) e Vittorio Manes (docente universitario) che assiste Nalin. Una, però, è stata accolta ed è importante: sulla base della relazione della Guardia di finanza di Bari è emerso che Bellomo non era il proprietario della società che promuoveva corsi per la preparazione all’esame per entrare in magistratura.

In febbraio, sarà presentata in aula la seconda parte della perizia e sarà anche sentito il professor Raffaele Castiglioni, chiamato a collaborare da Bertini. La difesa, invece, ha schierato come consulenti di parte gli psichiatri Renato Ariatti e Domenico Berardi, entrambi di Bologna e il medico legale Andrea Gentilomo, di Milano. I due magistrati, secondo le accuse della procura, nel 2016, avrebbero proposto una borsa di studio ad alcuni partecipanti ai corsi di formazione - alla scuola di formazione “Diritto e Scienza”. Occorreva, però, prima firmare un contratto che prevedeva anche un dress code: le ragazze avrebbero dovuto indossare minigonne, calze a rete o usare il rossetto. Inoltre, nel contratto era previsto che i candidati - tra loro anche uomini - informassero soprattutto Bellomo della loro vita personale, delle relazioni sentimentali e altre informazioni tutte da tenere riservate.

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