«Biglietti bus a prezzo pieno per bambini più alti di un metro: atteggiamento discriminante»
«Inqualificabile atteggiamento discriminante verso l'infanzia del Comune di Piacenza nonostante abbia ricevuto un invito dal garante dell'infanzia a modificare il regolamento di Seta che pretende il biglietto a prezzo pieno per i bambini superiore al metro, creando così una discriminante di trattamento e un attacco al diritto allo studio, ignora da più di un anno detto documento»: spiega la segnalazione di un lettore, Maurizio Bottigelli.
«E' stata prorogata la convenzione tra il Comune di Piacenza e il gestore del trasporto pubblico Seta - continua Maurizio Bottigelli - per permettere agli ultrasessantacinquenni residenti in città di viaggiare gratuitamente sugli autobus per tutto il nuovo anno. Le tessere "Mi Muovo" già emesse avranno valore fino al 31 dicembre 2016. E' l'ennesima disattenzione verso il pianeta infanzia. Nonostante l'esplicito invito del garante dell'infanzia si contina in una odiosa omertà, un silenzio assordante sul problema del trasporto per l'infanzia. Non avendo direttive i genitori continuano ad acquistare biglietti a prezzi pieni per i propri figli dalle scuole materne alle elementari. Addirittura le classi elementari in gita didattica ai nostri musei debbono pagare a Seta il biglietto intero per ciascun alunno. E' giusto? E' corretto? In altre realtà della regione si procede in modo diverso, cioè nelle forme civili e di rispetto verso il diritto allo studio e verso i diritti dell'infanzia. L'ultima considerazione, mantenendo il prezzo alto dei biglietti per i bambini, giocoforza si incentiva l'uso del mezzo privato considerato da un genitore nonostante tutto il più economico , rispetto al costo del bus».