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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Bilancio annuale della polizia, aumentati i furti in abitazione

Aumentano in furti, soprattutto quelli in abitazione, ma è aumentato anche il contrasto a tanti altri tipi di reati, come lo spaccio di droga, ad esempio. E' in sintesi il quadro che emerge dai dati sull'andamento della delittuosità a Piacenza nel 2011

Aumentano in furti nel Piacentino, soprattutto quelli in abitazione, ma è aumentato anche il contrasto a tanti altri tipi di reati, come lo spaccio di droga, ad esempio. E' in sintesi il quadro che emerge dai dati sull'andamento della delittuosità a Piacenza nel 2011. Li ha diffusi e commentati in viale Malta, il questore Calogero Germanà.

Così il questore: «Rispetto al 2010 il numero complessivo dei delitti è diminuito di ben 216 unità ed ammonta a 2118 accadimenti. In buona sostanza sono aumentati soltanto i reati predatori, mentre sono in flessione le altre tipologie delittuose in precedenza evidenziatesi». «Relativamente alla criminalità predatoria il numero dei furti registrati dalla Polizia di Stato ammonta nel 2011 a 1035 con un incremento del 15% rispetto al 2010. Per quanto riguarda quelli in abitazioni, che offendono il focolare familiare, le case più colpite sono state quelle ubicate all’estrema periferia, quindi isolate ed più esposte ad azioni criminali. Non sono da meno i furti in esercizi commerciali di beni di consumo (abbigliamento, telefonia, oggettistica ed altro) il cui andamento è costante nei periodi di riferimento».

E continua: «Tali furti rispecchiano il soddisfacimento di bisogni se non superflui sicuramente non primari». «Sul piano delle dinamiche sociali, l’incremento del fenomeno vede quali partecipi oltre a criminali abituali anche soggetti sostanzialmente improduttivi che, vivendo un’economia giornaliera, si cimentano con affanno nella spoliazione occasionale di beni altrui, esposti alla pubblica fede, non riuscendo a trovare soluzioni alternative ai loro problemi di mantenimento. Ed in tal senso sono significativi i furti di cose semplici - ad esempio le biciclette, attrezzi da lavoro - che per consuetudine vengono lasciate nelle aree comuni o pertinenze di fabbricati, aziende agricole, oppure cose che fanno corpo unico con determinate macchine (ad es. il gasolio sottratto dai serbatoi di trattori agricoli) che ammontano a 343 rispetto ai 284 registrati nel 2010».

«Le richieste di intervento pervenute al 113 sono complessivamente 38.153 e di queste 7411 si sono materializzate per fronteggiare eventi che vanno dal soccorso di persona anche con defibrillatori, allontanamento di minori, calamità, allarmi, disturbi, schiamazzi, liti, rinvenimenti di cose smarrite, a reati, comprendenti, tra gli altri, quelli ambientali, incendi, danneggiamenti, estorsioni, furti, rapine, gioco d’azzardo, falsificazioni, spaccio di droga, truffa. Relativamente agli interventi sugli spazi pubblici, gli stessi sono stati anche improntati per correggere dialogicamente quei comportamenti indesiderati, taluni nella forma di gruppo, offensivi del comune sentire civico, che sono visti come forieri di probabili delitti. In tali casi l’azione è stata mirata ed agganciata a quei luoghi, soprattutto di aggregazione, dove i comportamenti devianti si consumano con più frequenza e platealità».

«Gli interventi di disturbo alla quiete pubblica ammontano a 1816, di cui 969 per schiamazzi, riferibili a giovani che vivono la notte sulla pubblica via, e 206 per liti, scaturenti principalmente da abuso di alcool, tant’è che ben 325 sono state le persone coinvolte in stato di ebbrezza alcolica e per il 10% è stato necessario l’ausilio del 118 per intrattabilità degli interessati. Il numero degli arresti, grazie anche alle tempestive segnalazioni della cittadinanza, da sempre fiduciosa nell’operato della Polizia di Stato, è aumentato passando da 134 a 150 e ben 66 sono stati eseguiti, in flagranza di reato, dalle Volanti, dalla Squadra Mobile, dalla Polizia Stradale, dalla Polizia Postale e dalla Polizia Ferroviaria per furti, rapine, spaccio di stupefacenti, utilizzo di carte di credito clonate, maltrattamenti in famiglia, detenzione di materiale pedopornografico ed altro».

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