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Bimbi maltrattati, gli inquirenti: «Violenza gratuita su piccoli indifesi e discriminazioni razziali»

Le due educatrici restano in carcere. Magistrati e carabinieri illustrano le indagini che hanno portato agli arresti

Due educatrici di un asilo nido della Farnesiana, a Piacenza, sono in carcere con l’accusa di maltrattamenti su minori. Piacentine entrambe, una di 53 anni, l’altra di 31. Parliamo di maltrattamenti reiterati nel tempo, stando alle indagini svolte con telecamere e microfoni ambientali, su bimbi tra i 12 e i 18 mesi che non solo non potevano difendersi ma non erano nemmeno in grado di raccontare ciò che accadeva loro. Un’indagine che a Piacenza non ha precedenti questa svolta dai carabinieri della stazione di Piacenza levante coordinati dalla Procura. E proprio in Procura sono stati forniti i dettagli sconcertanti dell’operazione: violenza gratuita, quotidiana e reiterata nel tempo su piccoli indifesi, in un caso anche per motivi razziali. Maltrattamenti accertati su quattro bimbi soprattutto nel momento del riposino pomeridiano dopo pranzo: «Venivano lanciati sulle stuoie a terra, a volte di faccia» è stato detto. In un caso si è parlato di legare i bambini con del nastro adesivo. Ci sono immagini che mostrano come alcuni bimbi venissero costretti a dormire schiacciandoli con la ginocchia sulla stuoia. In un altro caso si vede una delle due educatrici sollevare per una caviglia uno dei bambini per sistemargli il lenzuolo. E poi schiaffi, insulti come «ti apro la testa». Profetica una conversazione intercettata tra le due donne arrestate: «Se ci vedessero fare quello che facciamo, ci arresterebbero». 

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