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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bettola

Biomasse a Bettola, il comitato è soddisfatto: «Il sindaco si è assunto meriti non suoi»

Il Comitato No Biomasse soddisfatto "di avere raggiunto l'obbiettivo di aver fatto prendere una posizione al Consiglio comunale" ma è deluso dal sindaco e dalla minoranza: «Il primo cittadino si è assunto meriti non suoi»

Il Consiglio comunale di Bettola sabato ha approvato una modifica del Regolamento edilizio che ora non permette l’insediamento per la produzione di energia da combustione biomasse di potenza superiore a 200 kw in un perimetro inferiore a 2 mila metri da centri abitati, centri edificati e insediamenti destinati alla residenza; i limiti si applicano anche in area agricola. La votazione è stata preceduta da una premessa nella quale – come abbiamo pubblicato sabato scorso - il sindaco ha rivendicato meriti per l’azione della sua Amministrazione, costantemente finalizzata ad assumere decisioni con prudenza e competenza.

La replica del “Comitato”, che da mesi si oppone ad un progetto di impianto biomasse sul territorio bettolese, non ha tardato ad arrivare. Si legge in un loro comunicato – Il sindaco si assume ogni merito per come sono andate le cose a partire dal primo stop dato alla centrale fino ad oggi; fa sua (e della sua giunta) in maniera esclusiva la decisione assunta, sostenendo anche di essere il primo Comune che fa un’operazione simile.  Ha ribadito di aver operato in funzione di una visione più ampia del problema, insistendo sul coinvolgimento di altri enti, che avrebbero fatto da scaricabarile, dimenticandosi che anche la sua Amministrazione ha fatto praticamente lo stesso per tutta l’estate.

“Se la modifica è stata fatta – afferma il Comitato - è solo perché è stata indicata da noi in agosto e per le nostre continue pressioni agli amministratori perché la attuassero, nonostante la mancata condivisione da parte di questi ultimi per un percorso partecipato”.

Il Comitato, smentisce poi il sindaco dato che Bettola  non è il primo Comune ad aver fatto un'operazione simile, perché per la stesura della modifica suggerita è stato preso ad esempio un comune nel bolognese. “Bravi amministratori, avete fatto un bel lavoro, ma l’avete fatto in ritardo di tre mesi passati a discutere se la richiesta del Comitato di variare il regolamento edilizio, fosse possibile o meno. I meriti ufficiali sono Vostri, proprio perché è a Voi che spettano certe decisioni. Noi ci teniamo la soddisfazione di avere raggiunto l'obbiettivo di avervi fatto prendere una posizione che a noi interessa: tutelare la salute dei cittadini e il rispetto dell’ambiente e il territorio che abbiamo la fortuna di avere”.

Chi ha vissuto questa vicenda, si legge ancora nel comunicato, sa come sono andate realmente le cose e sa chi ha chiesto aiuto e in quale direzione (e per lo più in maniera non ufficiale).

Il Comitato esprime delusione anche verso il comportamento della minoranza consiliare, che a fronte di un argomento condiviso da più di 2000 cittadini firmatari, si è limitata ad intervenire con un voto finale: il consigliere Piera Scagnelli ha votato contro la modifica sollevando dubbi di interpretazione che chiede di verificare, dall’altra il consigliere Simone Mazza si è astenuto senza proferire parola “ come se non si fosse mai interessato alla questione nonostante questa fosse già stata posta all’attenzione del Consiglio Provinciale in cui siede”.

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