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Cronaca

Botte in carcere per la leadership nella sezione, condannati cinque detenuti

Lo scontro era avvenuto tra un gruppo di detenuti originari dell'Africa e alcuni romeni tutti reclusi nella sezione "protetti", dove viene ospitato chi ha commesso reati a sfondo sessuale. Alla base della resa dei conti c'era la leadership in quella sezione

Nel febbraio di una anno fa la rissa era scoppiata violenta all’interno del carcere. Una scazzottata per sancire il diritto al “comando” dietro le sbarre. Il 10 luglio, cinque detenuti sono stati condannati dal giudice Elena Stoppini: quattro a tre mesi di reclusione e uno a due. Tutti erano accusati di rissa. Il pm Emilio Pisante aveva chiesto per gli imputati pene tra gli otto mesi e un anno.

Lo scontro era avvenuto tra un gruppo di detenuti originari dell’Africa e alcuni romeni tutti reclusi nella sezione “protetti”, dove viene ospitato chi ha commesso reati a sfondo sessuale. Alla base della resa dei conti, secondo quanto emerso dalle indagini, c’era la leadership in quella sezione. A sedare lo scontro erano intervenuti gli agenti della polizia penitenziaria che, al termine, avevano denunciato i partecipanti. Alcuni di loro erano anche finiti in ospedale dove avevano riportato prognosi fino a 10 giorni per contusioni in varie parti del copro.

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