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Cronaca

Buco da un milione di euro, amministratore di condominio nei guai

I conti non tornano, e per un amministratore di condominio piacentino sono guai. E' una cifra importante quella di cui un ingegnere piacentino deve rendere conto ai carabinieri di Piacenza che, coordinati dalla Procura della Repubblica, lo hanno indagato per truffa e appropriazione indebita. Insieme a lui è finito nei guai, per gli stessi motivi, anche il figlio. I carabinieri della stazione di Piacenza principale parlano di un ammanco di quasi un milione di euro relativamente alla gestione di una trentina di condomini in città negli ultimi due anni

I conti non tornano, e per un amministratore di condominio piacentino sono guai. E’ una cifra importante quella di cui un ingegnere piacentino deve rendere conto ai carabinieri di Piacenza che, coordinati dalla Procura della Repubblica, lo hanno indagato per truffa e appropriazione indebita. Insieme a lui è finito nei guai, per gli stessi motivi, anche il figlio. I carabinieri della stazione di Piacenza principale parlano di un ammanco di quasi un milione di euro relativamente alla gestione di una trentina di condomini in città negli ultimi due anni. 

Le indagini sono scattate lo scorso autunno dopo che alcuni inquilini si erano insospettiti anche perché in qualche caso sarebbero arrivati i tagli di luce e gas da parte di Enel. Inizialmente anche l’Agenzia della Entrate di Piacenza ha svolto accertamenti, ma quando si sono profilate all’orizzonte le prime ipotesi di reato, tutto è passato nelle mani della magistratura. Al momento sono circa 40 le denunce presentate nei suoi confronti da altrettanti inquilini.

«Stiamo indagando, per il momento, su 20mila euro in prelievo di contante che non avrebbero una giustificazione valida - dicono gli inquirenti - mentre altri 18mila spostati sui conti correnti, da un condominio all’altro, per coprire spese e scadenze».
A coordinare le indagini è il pubblico ministero Roberto Fontana. In Procura a Piacenza è stata acquisita la documentazione contabile di tutti i 120 condomini amministrati dal professionista piacentino, ma al momento gli accecamenti più approfonditi riguardano solo 30 di questi. «Siamo in attesa che, per gli altri condomini, chi è subentrato dopo la rimozione dall’incarico dell’indagato, ci consegni altri incartamenti per le opportune verifiche» afferma il capitano Filippo Lo Franco, comandante della Compagnia dei carabinieri di Piacenza. Ma in viale Beverora affermano che la mole di denaro transitata su conti correnti suoi, o a persone a lui riferibili, si aggira intorno ai 930mila euro. Il denaro che avrebbe trattenuto illecitamente sarebbe poi servito per investimenti immobiliari e di altro genere.

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