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Cronaca

Caccia alla lepre nel Piacentino, «Una spesa inutile quella per le fascette inamovibili»

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’ufficio stampa provinciale Anuumigratoristi che è stato informato della novità: i cacciatori dovranno procurarsi delle fascette inamovibili numerate da applicare alle lepri abbattute

«Questa Associazione – scrive in una missiva l’ufficio stampa provinciale Anuumigratoristi - è stata informata che il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Piacenza facente capo alla Regione Emilia-Romagna, in data 4 agosto 2016, ha inviato una lettera a tutti gli undici ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) del territorio della provincia di Piacenza, con la quale si richiede l’adozione di fascette inamovibili individualmente numerate da applicare alle lepri abbattute per il monitoraggio del prelievo nella prossima stagione venatoria. Riteniamo che siano sufficienti i piani di monitoraggio già previsti nella scorsa stagione venatoria 2015/2016 ossia:  1) la rendicontazione periodica della quota di prelievo complessiva raggiunta dall’ ATC rispetto i quantitativi programmati; 2) il monitoraggio dell’andamento dei livelli di popolazioni di lepre durante la stagione venatoria.

Oltre alle norme già previste in merito, rammentiamo che recentemente è stata  pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 158  del 8-7-2016  la nuova norma della Legge sulla caccia con cui si stabilisce che l’annotazione sul tesserino venatorio regionale vada fatta subito dopo l’abbattimento. Quindi è principio inderogabile e da applicare anche se le leggi regionali o i calendari venatori si esprimono diversamente.  Per i cacciatori che non ottemperano  si applica la sanzione prevista dall’art. 31 lett. “i” della Legge n° 157/1992 sulla caccia da € 77,00 a € 464,00 . Inoltre per i capi abbattuti non marcati sul tesserino è previsto anche il sequestro amministrativo, il risarcimento del danno faunistico all’ATC (quando previsto dall’ ATC) ed eventuali giornate di sospensione dall’esercizio venatorio. Noi pensiamo che questo basti a far desistere coloro che non volessero registrare il capo abbattuto. Per acquistare le fascette inamovibili numerate occorrenti per questa iniziativa nuova e intempestiva per tutti gli undici ATC del territorio della provincia di Piacenza occorrono circa 28.000 €.

Questa Associazione si pone alcune domande: 1)  Chi pagherà questi 28.000 euro?  2) Pagheranno i cacciatori attraverso gli ATC , oppure pagherà la Regione Emilia – Romagna ? 3) Queste fascette saranno adottate su tutto il restante territorio della Regione ?

Nella speranza che chi di dovere risponda a queste domande, pensiamo che se la somma occorrente per l’acquisto delle fascette fosse a carico degli ATC e quindi dei cacciatori, sarebbe più giusto magari impiegare quel denaro per i ripristini ambientali oppure in progetti per la tutela delle specie protette. Nel caso questa somma fosse a carico della Regione, forse sarebbe più opportuno utilizzarla per la collettività.  Noi pensiamo che, per raggiungere gli obiettivi che vuole acquisire il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Piacenza, per quanto riguarda la gestione delle lepre “in primis”, basti responsabilizzare i cacciatori e applicare quanto già stabilito dalla normativa vigente (sopra riportata), senza creare ulteriori complicanze per cacciatori (unica specie in vera via di estinzione) e senza gravarli di una spesa inutile.

In considerazione che: 1)  Quando si sono svolte le assemblee generali dei soci nei vari ATC del territorio provinciale di Piacenza, per l’approvazione dei bilanci preventivi per la stagione venatoria 2016/2017, non è stata prevista alcuna spesa per le fascette e l’argomento non è stato minimamente  discusso; 2) Il Calendario Venatorio della Regione Emilia – Romagna è stato deliberato dalla Giunta Regionale in data  11 aprile 2016  non prevede l’utilizzo di fascette; 3) L’iscrizione dei cacciatori ai vari ATC è confermata dagli stessi con il versamento della quota associativa che deve essere avvenire entro il 31 maggio di ogni anno. Riteniamo che non si possano effettuare spese non previste dai bilanci preventivi, quindi spese non approvate dai soci e che non si possano effettuare modifiche dopo che i cacciatori abbiano confermato la loro adesione agli ATC mediante il versamento della quota associativa avvenuto entro il 31 maggio.

Alla luce di quanto sopra esposto si chiede che l’attività venatoria nel territorio della provincia di Piacenza sia effettuata rispettando quanto previsto dal Calendario Venatorio  Regionale, deliberato dalla Giunta  della Regione Emilia-Romagna (organo deputato a legiferare eletto democraticamente dal popolo) in data  11 aprile 2016. Pertanto questa Associazione è perché si facciano dei seri e programmati monitoraggi ampiamente motivati e nel caso attuale vi sono già nelle disposizioni vigenti».

UFFICIO STAMPA PROVINCIALE ANUUMIGRATORISTI

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