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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Morte del carabiniere a Castelsangiovanni, il camionista condannato a 2 anni e 6 mesi

Lo schianto nel settembre del 2014 durante un inseguimento. Il giudice stabilisce anche il risarcimento per i familiari del militare deceduto e per l’altro militare rimasto ferito

Il giudice Italo Ghitti ha confermato la richiesta del pubblico ministero Antonio Rubino: due anni e sei mesi. E’ stata emessa ieri, 21 novembre, la sentenza nei confronti di Sava Novakov, il camionista moldavo che doveva rispondere di lesioni colpose e omicidio colposo. Il suo camion era parcheggiato, in modo non regolare, vicino a una curva, al polo logistico di Castelsangiovanni. Contro il suo tir, nel settembre del 2014, si schiantò la gazzella dei carabinieri del Radiomobile di Piacenza, che stava inseguendo un’auto di malviventi in fuga ad altissima velocità. Nello terribile impatto, perse la vita il carabiniere Luca Di Pietra, mentre il suo collega Massimo Banci rimase gravemente ferito. Il giudice ha, inoltre, disposto un risarcimento per la compagna di Di Pietra e per le due figlie pari a 150mila euro, 50mila per l’altro carabiniere e 25mila euro per alcuni parenti, tutti costituitisi parti civile.

Ieri mattina, in aula la parola è passata alla difesa. L’avvocato Carlo Malvicini ha chiesto l’assoluzione. Il legale ha messo in evidenza le tante contraddizioni emerse dalle testimonianze e sostenuto che la responsabilità dello schianto è della Gazzella, che aveva invaso la corsia opposta trovandosi poi di fronte il mezzo pesante. Secondo la perizia di parte, inoltre, anche se il camion non fosse stato parcheggiato in quel posto, l’incidente si sarebbe verificato ugualmente perché l’auto a forte velocità - 130 km all’ora - sarebbe finita contro alcuni manufatti in cemento posti dietro il camion. Comunque, dopo le motivazioni della sentenza, Malvicini ha fatto sapere che ricorrerà in appello.

Una tesi, questa, che il pm nella scorsa udienza aveva ribaltato. Se non ci fosse stato il camion l’auto avrebbe proseguito lungo il rettilineo. Come responsabile civile era presente l’assicurazione Unipol, con l’avvocato Dario Mazzoni. Per le parti civili, la compagna di Di Pietra e i due figli minori erano assistititi dall’avvocato Daniele Gardi, mentre Carlo Alberto Caruso ha tutelato il carabiniere Banci.

Addio al carabiniere Luca Di Pietra ©Bisa-Gatti/ilPiacenza

Tragico inseguimento: muore carabiniere ©Gatti/IlPiacenza

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