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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Le Novate / Strada delle Novate

«Il carcere delle Novate è uno dei più disastrati in Italia»

L'attacco dei sindacati dopo l'ultima visita degli ispettori del Dipartimento: «sono tutti rimasti alquanto esterrefatti di come il personale, insufficiente, riesca a gestire con grandi sacrifici 330 detenuti»

Il personale che lavora in carcere, nel reparto alta sorveglianza, ormai non opera più in condizioni di sicurezza. E’ un reparto da chiudere, hanno chiesto i sindacati. E ancora: una recente visita ispettiva ha fatto registrato che le Novate sono una delle strutture “più disastrate d’Italia”. Lo scrive il sindacato Ugl in una nota, in cui sottolinea le tante inefficienze del carcere, ma anche la difficoltà di rapporti con la direzione. Situazioni che «stanno conducendo verso il declino una struttura importante fatta da veri poliziotti penitenziari, onesti, lavoratori e rispettosi verso lo Stato».

Gennaro Narducci, segretario regionale Ugl Penitenziaria, interviene dopo la visita, venerdì 6 luglio, degli ispettori del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) di Roma. Su alcuni punti, afferma Narducci, il funzionario che ha eseguito l’ispezione «è rimasto alquanto esterrefatto di come il personale, insufficiente, riesca a gestire con grandi sacrifici 330 detenuti».

E domani, 10 luglio, si terrà un incontro a Roma tra l’Ugl con il vice direttore del Dap sulle nuove assegnazioni. A Piacenza dovrebbero arrivare 30 nuovi agenti, ma i sindacati sono scettici su questi numeri, anche in vista dell’apertura del nuovo padiglione da 200 posti e del reparto di Osservazione psichiatrica.Durante l’ispezione, seguita dai sindacalisti di Ugl, Sappe, Osapp, Uil PA, Cgil, sono sti evidenziati i problemi della struttura piacentina.

Troppi detenuti e pochi agenti, hanno detto i rappresentanti sindacali. Inoltre, hanno puntato il dito anche contro «un’organizzazione del lavoro deficitaria e poco incisiva, che rende in tutta la sua evidenza un sistema di gestione delle risorse umane allo sbando». E una delle conseguenze è stata la serie di aggressioni ai danni di agenti da parte di alcuni detenuti ristretti nel reparto di alta sorveglianza. Gesti, hanno criticato i sindacati, punti con sanzioni disciplinari “lievi”.

I delegati del ministero della Giustizia hanno condiviso le lamentele e hanno detto che saranno rafforzati l’intercinta e l’ingresso. Per ovviare alla carenza di agenti, gli ispettori hanno spiegato che si sta studiando la “vigilanza dinamica” per i detenuti socialmente non pericolosi che verrebbero tenuti liberi tutto il giorno, grazie alle nuove costruzioni e alle nuove tecnologie. Scettici, invece, gli ispettori sui 30 agenti promessi, anche perché prima vanno aperte le nuove carceri di Cremona e Modena, ancora chiuse per mancanza di fondi.

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