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Sabato, 30 Settembre 2023
In tribunale

Sanitari picchiati in pronto soccorso, 58enne finisce in carcere

E' un 58enne mantovano. Sabato si era recato in ospedale per vedere la sua ex e poi è accusato di aver minacciato e picchiati il personale e una guardia giurata

E' finito in carcere il 58enne mantovano che in ospedale il 14 maggio ha preso a pugni un medico, spintonato altri sanitari e una guardia giurata e infine minacciato tutto il personale. E' anche accusato di aver mandato in frantumi il vetro di protezione del triage del pronto soccorso e scardinato quello divisorio di una volante della polizia. L'uomo, senza fissa dimora e pare in cura al Centro di Salute Mentale piacentino, si era recato in ospedale  per avere notizie della sua ex fidanzata che aveva chiesto aiuto ai sanitari poco prima riferendo di essere stata aggredita proprio da lui.

«Una volta all'interno aveva - si leggeva in una nota dell'Ausl - iniziato subito a minacciare i professionisti presenti e a danneggiare la postazione di accoglienza. Dopo aver messo in sicurezza la ragazza e gli altri pazienti che si trovavano nell’Osservazione breve intensiva, alcuni medici e infermieri avevano provato a calmare il visitatore. L’uomo, però, aveva immediatamente aggredito uno dei professionisti con un violento pugno al volto, immobilizzato dagli altri operatori sanitari e dal personale di vigilanza presente, era stato accompagnato alle soglie del reparto e invitato a lasciare il Pronto soccorso. Tuttavia l'uomo aveva tentato di rientrare, spintonando medici e infermieri».

A quel punto erano arrivati i poliziotti delle volanti che lo avevano caricato a bordo dell'auto dove, invece di calmarsi, ha scardinato il vetro divisorio dell'auto di servizio. Dopo due notti passate nelle celle di sicurezza, difeso dall'avvocato d'ufficio Lauretta Alberti, è comparso in tribunale per la direttissima davanti al giudice Camilla Milani (pm Monica Bubba). L'arresto - era accusato di resistenza, violenza e lesioni nonché danneggiamento - è stato convalidato e per lui si sono aperte le porte delle Novate in attesa della prossima udienza, fissata per luglio. Durante il processo pare abbia chiesto scusa per quanto fatto e dichiarato di aver sospeso la terapia alla quale era sottoposto. 

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