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Cronaca

Caso PFM: ancora accesa la miccia fra Voilier2000 e AIMDV

E' stato denunciato per diffamazione presso la Procura della Repubblica di Piacenza, Gabriele Rizzo, di Aimdv. Per l'accusa si è reso responsabile di aver pubblicato pesanti affermazioni sull'agenzia Voilier2000. Ma lui al telefono smentisce: “non mi è stata notificata nessuna denuncia”

La notizia è arrivata dal titolare dell'agenzia Voilier2000, Salvatore Primiceri, questa mattina. Gabriele Rizzo – della Aimdv – Associazione italiana musica dal vivo – è stato denunciato presso la Procura della Repubblica di Piacenza per diffamazione. All'indomani del concerto (annullato) della Premiata Forneria Marconi, Rizzo “oltre a pesanti dichiarazioni, aveva diffuso via internet e a mezzo stampa dati personalissimi di Primiceri (indirizzo di residenza e numero di cellulare) invitando la gente a inseguirlo sotto casa o telefonicamente”. Lo riferisce lo stesso Primiceri.

Ma raggiunto al telefono, Gabriele Rizzo smentisce: “no lo sapevo. A me non è stato notificato nulla. Ma quand'anche venisse non c'è problema. Se il signor Primiceri intende denunciarmi alla Procura della Repubblica, sono ben felice: almeno potrò mettere in chiara luce quello che effettivamente è successo”. Ma a quel punto, il rappresentante della Aimdiv sarebbe intenzionato a partire con una contro - denuncia per truffa.

Continua la confusione poi, in merito al rimborso dei biglietti della serata: la Voilier2000 che nei giorni scorsi aveva annunciato di aver risarcito già il 70% degli aventi diritto, adesso punta il dito contro l'Aimdv. L'associazione – spiega Primiceri in una nota alla stampa - “aveva già raccolto 150 biglietti” in attesa di rimborso che però non avrebbe consegnato alla Voilier2000 entro il termine del 10 luglio. “Ora sta aggiungendo biglietti di persone mischiando coloro che non avevano fatto richiesta nei termini con coloro che invece rientrano nel diritto al rimborso e che avevano già fatto richiesta utilizzando la procedura ufficiale”.

Risponde Gabriele Rizzo: “in questo momento abbiamo 200 biglietti in attesa di rimborso, appartenenti alle persone che non si erano rivolte già alla Voilier2000 di Primiceri. Siamo stati tempestati da persone che hanno scritto, lamentandosi di essersi rivolti all'agenzia e di non aver ottenuto il riaccredito”. Il rimpallo sulle responsabilità è già finito sul tavolo degli avvocati. “Che venga fuori la verità” ha concluso al telefono Rizzo, “non ho paura di nessuna di denuncia”.

Ma mentre Primiceri punta il dito sulla Aimdv, per “essersi fatta pubblicità con questa storia, alle spalle di chi ha subito gravi danni morali ed economici”, Rizzo rispedisce le accuse al mittente: “Primiceri ha detto a noi – in presenza di testimoni – di aver risarcito la sera del concerto 400 persone. Altri testimoni autorevoli hanno affermato che i rimborsi, invece, erano stati non più di 50”.

Aggiornamento del 3 settembre, ore 8.30

La risposta di Gabriele Rizzo alla notizia della denuncia inoltrata ieri agli organi di stampa

Apprendo dagli organi di stampa - non avendo ricevuto alcuna diretta notifica - che Salvatore Primiceri avrebbe presentato alla Procura della Repubblica di Piacenza una denuncia per diffamazione nei miei confronti, in relazione a quanto accaduto a margine del mancato concerto della P.F.M. ed agli aspetti connessi ai rimborsi dei biglietti.

Sono del tutto sereno di fronte alla notizia appresa, mi metto in fila dietro a tutti gli altri da lui denunciati (compagnia peraltro numerosa e gradevole) e sono anche personalmente sollevato perché potrò dare finalmente risposta alla domanda: “come posso portare all’attenzione della Magistratura Inquirente tutte le documentazioni probatorie, le testimonianze e le dichiarazioni prudentemente da me raccolte nel corso della vicenda, che possono far chiara luce su quanto effettivamente accaduto e sulle specifiche relative responsabilità. organizzative, contrattuali, economiche, fiscali e contributive?”

Fino a quando non avrò letto il contenuto della denuncia non potrò ovviamente argomentare punto per punto su quanto in essa contenuto e procedere alle prevedibili contro-denunce: al momento ho comunque già attivato i miei legali ed organizzato tutti gli elementi in mio possesso.

Ritengo peraltro che l’attenzione dei media, debba rivolgersi anche e soprattutto ad altri fatti, da cui pare che lo stesso Primiceri, con tutte le sue società, voglia distogliere l’attenzione.

Primiceri, poco dopo il mancato concerto, ha affermato in presenza di testimoni che gli spettatori presenti erano circa 2000: io ero fra il pubblico e,  pur non avendo contato gli astanti, ho avuto la sensazione che tale stima fosse esagerata per eccesso.

Ma diamo credito al Primiceri su questo punto e sulla sua affermazione  di aver rimborsato il 70% dei biglietti!

Benissimo! Vogliamo parlare allora dei 600 spettatori certamente non rimborsati? A 25 euro a biglietto, oltre ai diritti di pre-vendita, il conto del  quantum  ancora  da rimborsare è presto fatto!

Io sono e resto uno dei seicento “gabbati” ed essendo caparbiamente determinato a far valere le mie ragioni ed il mio diritto al rimborso dei miei due biglietti, proseguirò imperterrito sulla mia strada, presso tutte le sedi civili e penali.

Ciò ovviamente non per il bisogno dei 50 euro, che devolverò in beneficenza, ma per difendere il principio di chi sta dalla parte della ragione: sono venuto al concerto? ho pagato preventivamente l’ingresso? c’è stato lo spettacolo? Nooo?!? Mi spetta il rimborso, senza tante storie e con la stessa celerità con cui il mio biglietto è stato incassato!

Primiceri forse non ha ancora capito che moltissime altre persone la pensano così ed è per questo che fanno fronte comune insieme a me.


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