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Venerdì, 26 Aprile 2024
Maxi indagine anti corruzione / Cerignale

Castelli dopo le dimissioni da sindaco ottiene gli arresti domiciliari

L'ex sindaco di Cerignale dopo la sospensione dalla carica decisa della prefettura si è dimesso nei giorni scorsi così come Mauro Guarnieri (Corte Brugnatella) anch’egli ai domiciliari

Dopo quattordici giorni di cella alle Novate l’ormai sindaco di Cerignale, Massimo Castelli ha ottenuto gli arresti domiciliari, accolta quindi l’istanza dell’avvocato Ettore Grenci (foro di Bologna). Castelli dopo la sospensione dalla carica decisa della prefettura si è dimesso nei giorni scorsi così come Mauro Guarnieri (Corte Brugnatella) anch’egli ai domiciliari. Nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Sonia Caravelli si era avvalso della facoltà di non rispondere ma aveva rilasciato alcune spontanee dichiarazioni riassunte dai suoi legali (poi sostituiti da Grenci) Stefano Marchesi e Gaetano Lecce: «Si è scelto di non rispondere perché l'ordinanza è particolarmente complessa e strutturata in modo approfondito, quindi vi è la necessità anche da parte del nostro cliente di fare mente locale e andare a ripercorrere in memoria tutti gli eventi che si sono succeduti in parecchio tempo. Lui è assolutamente convinto di aver fatto tutto nell'interesse della piccola comunità del comune di Cerignale: questa è la sua convinzione personale. Poi ovviamente andrà a chiarire tutti gli aspetti formali del caso».  Castelli era finito in manette con altri sindaci, imprenditori, geometri, tecnici e dirigenti comunali e della Provincia nell'ambito della maxi inchiesta anti corruzione dei carabinieri del Nucleo Investigativo coordinati dai sostituti procuratori Emilio Pisante e Matteo Centini. L’ex primo cittadino di Cerignale ha sette capi di imputazione ed è accusato di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione.  Decaduti dal loro incarico e dalle loro funzioni anche il sindaco di Bobbio e il vicesindaco di Zerba Claudia Borrè: entrambi tuttavia non si sono ancora dimessi ufficialmente. Nel frattempo Lorenzo Burgazzoli, sindaco di Piozzano diventa, come da regolamento, il nuovo presidente dell'Unione Alta Valtrebbia e Luretta.

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