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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cemento depotenziato, l'inchiesta passa a Piacenza

Sarà la giustizia piacentina a proseguire il lavoro iniziato dalla Procura di Modena in merito al materiale da costruzione per alcuni edifici della Bassa. Nel mirino il suolo dell'azienda Betonrossi. Resta a Modena la vicenda delle scuole Frassoni

E’ passata dalla procura di Modena a quella Piacenza l’inchiesta sul cemento depotenziato partita nel maggio dello scorso anno. L’indagine, chiamata “Cubetto”, aveva preso le mosse da Finale Emilia dove Polizia e Procura avevano avuto il sospetto che fosse stato usato materiale di scarsa qualità, il cemento appunto, per produrre i cubetti con cui era stata costruita la scuola Frassoni.

A spostare l’indagine a Piacenza è stato il gip di Modena che ha ritenuto incompetente territorialmente la procura modenese.

Nell’indagine ci sono una decina di indagati, tra piacentini e modenesi, con l’ipotesi associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato. Il cemento, proveniente da Cementirossi e Betonrossi, è stato usato, nel Modenese, per produrre i cubetti per edificare la scuola da parte della ditta di costruzioni AeC Costruzioni. Nel mirino della procura ci sono anche altri cinque capannoni.

Alla fine del mese, davanti al gip di Modena si svolgerà l’incidente probatorio - che avrà valore di prova - finalizzato a stabilire la qualità del cemento proveniente da Piacenza. Sono stati eseguiti i carotaggi sulle fondazioni da parte del consulente tecnico del giudice, a cui si sono associati i tecnici nominati dalla difese. Cementirossi e Betonrossi, secondo i difensori, avrebbe da subito chiesto una perizia per dimostrare la bontà del loro prodotto. Secondo le ipotesi della procura, tra gli altri c’è il dubbio che alcuni operai, addetti alla produzione dei cubetti nei cantieri, avrebbero compiuto illeciti taroccando il cemento. Tra l’altro, l’indagine partì da alcune intercettazioni della polizia che stava indagando sullo spaccio di stupefacenti: alcuni operai avrebbe parlato anche del cemento usato nei cubetti, fatto che insospettì i poliziotti i quali avvertirono la procura.

Il motivo del cambio della procura sta nel reato più grave fra quelli ipotizzati nell'inchiesta, cioè quello di associazione a delinquere. E la Betonrossi ha sede a Piacenza.

Al momento le ipotesi superano di gran lunga le certezze: non si hanno evidenze del reale utilizzo di cemento depotenziato per le scuole e i capannoni, ma tutto ruota intorno alla presenza nei cantieri in questione di “cubetti” - i campioni di cemento - non conformi alle specifiche, le cui etichette sarebbero state alterate per indicare una qualità diversa da quella reale.

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