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Cronaca

Centrale 118, il Pd di Piacenza: «Un prezioso risultato frutto di tenacia e trasparenza»

L'esecutivo piacentino del Partito democratico: «Siamo andati oltre le più rosee aspettative e chi tenta di sminuire questo momento è in evidente malafede»

Sui recenti sviluppi della questione centrale del 118 interviene anche il Partito democratico di Piacenza con una nota firmata da Elisabetta Rapetti e Chiara Bruni dell'esecutivo piacentino.

«Il tema della riorganizzazione dell’emergenza sanitaria a Piacenza nella logica di Area omogenea (o “vasta” che a dir si voglia), con la conseguente assegnazione della centrale operativa a Parma, è sempre stato affrontato dal Pd locale con estrema lucidità, accettando il prezzo di dichiarazioni impopolari per sostenere la necessità del superamento dei piccoli interessi di bottega».

«La verità è che in nessuna occasione abbiamo voluto difendere scenari improponibili solo per avere un facile consenso, ben sapendo che la linea di indirizzo regionale, volta a rendere il sistema più efficiente, risale a più di dieci anni fa. Abbiamo lasciato da parte i nostri desiderata, ci siamo domandati se si fosse potuto agire diversamente a suo tempo, assumendoci la nostra quota di responsabilità».

«Ciò detto, stante l’irreversibilità di un percorso, ci è parso chiaro che ogni sforzo e ogni competenza avremmo dovuto profonderli nella valorizzazione delle eccellenze che il territorio, faticosamente, aveva acquisito in questi anni. Comportarsi con coscienza significa capire che,quando si parla della salute dei piacentini, non conta chi vince, non serve lo scontro politico di basso profilo, ma vuol dire spendersi perché l’architettura del nuovo servizio possa portare dei vantaggi, concreti e immediati. Su questo abbiamo condotto la nostra battaglia, ci vien da dire, al di là di tutto e tutti».

«Grazie alla perseveranza dei nostri rappresentanti, nei diversi livelli, è stato possibile arrivare al risultato di mercoledì 12 u.s., poi recepito e “istituzionalizzato” dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria. Francamente, siamo andati oltre le più rosee aspettative e chi tenta di sminuire questo momento è in evidente malafede».

«Piacenza non solo conserverà quasi invariato il suo assetto, ma avrà il coordinamento del Sistema di Emergenza/Urgenza territoriale e supervisionerà quello di Area Vasta, mantenendo protocolli (il codice blu, su tutti) e posti di lavoro, valorizzando il ruolo del volontariato, favorendo l’accreditamento delle poche realtà ancora escluse da questo percorso. È stata un’azione coordinata, nella quale hanno svolto una parte decisiva ANPAS, Croce Rossa e Comitato, che hanno condotto la trattativa con fermezza e responsabilità e che possono a pieno titolo considerarsi i veri vincitori morali di questa partita».

«La capacità di fare sistema ci ha dato la necessaria credibilità nei confronti della Regione Emilia Romagna, finalmente persuasa della bontà delle nostre posizioni e ben lieta di sottoscrivere un impegno formale. Questo è l’inizio. Quanto ottenuto andrà monitorato e, se possibile, migliorato. Ciò non toglie che i punti essenziali delle richieste avanzate negli ultimi mesi dagli attori interessati (tra cui quelle esplicitate in un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale da Stefano Cugini lo scorso 22 novembre) sono state accolte integralmente, offrendo così alla nostra sanità l’importante prospettiva di salvare qualche vita in più».

«Altre sfide ci aspettano, con emergenze quali il lavoro, le famiglie, i giovani, la sicurezza. La stessa sanità è un tema che necessita ancora di un serrato impegno su più fronti, perché Piacenza ha ancora tante eccellenze da salvaguardare. Ci piace però pensare di avere inaugurato una stagione che ci vedrà capaci di fare squadra per il bene comune e di porci come interlocutori attendibili. Per noi questa è la buona politica. Nostro è l’orgoglio di averla messa in campo».

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