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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'allarme della diocesi: "La chiesa della montagna sta sparendo"

Presentato in diocesi un documento sulla pastorale della montagna. Dallo scritto emergono preoccupazioni "sull'alto numero di parrocchie poco popolate" e sulla difficoltà di garantire le celebrazioni domenicali

Si è riunito giovedì 2 dicembre, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, il Consiglio Presbiterale Diocesano per indicare al Vescovo i propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero e per esaminare il documento che riassume i vari contributi sulla pastorale della montagna.

Il Vicario generale ha pure ricordato, a seguito di lamentele, che le parrocchie non possono cedere locali per manifestazioni di partiti politici; sempre ai parroci è stato rivolto l’invito a tenere separati i conti economici personali da quelli della parrocchia. E’ stata poi la volta delle votazioni per indicare al Vescovo tre rappresentanti nel cda dell’Istituto per il sostentamento del clero e un revisore dei conti.

Per quanto riguarda l’abituale aggiornamento sulla Missione popolare diocesana il vicario episcopale mons Giuseppe Busani ha confermato il programma a suo tempo già annunciato; rispondendo ad un presbitero, ha precisato che la missione popolare per i ragazzi si terrà il 15 maggio e non sarà in cattedrale, ma in quattro sedi diocesani ancora da scegliere. I sussidi per tale appuntamento verranno inviati alle parrocchie in tempi utili.

E’ stata poi la volta della presentazione di un documento sulla pastorale della montagna. E’ un argomento che il Consiglio presbiterale ha già trattato in sedute precedenti (l’argomento è in primo piano da circa tre anni) ed in una di queste ha dato mandato a mons. Aldo Maggi di riunire in un unico documento i contributi che nel frattempo erano stati formulati dalle singole zone. In tale suo impegno mons. Maggi ha avuto la collaborazione di altri presbiteri tra cui don Ezio Molinari. Si tratta di un documento ampio e organico che parte dall’analisi della situazione attuale (la diocesi è caratterizzata da un alto numero di parrocchie poco popolate), sia statistica che sociale; pone il problema dalla pastorale e in questo capitolo emerge uno dei problemi principali che è quello della celebrazione della domenica (mancano i sacerdoti e molto parrocchie vanno verso il completo spopolamento); affronta il tema dei presbiteri (scambio nei servizi) e delle figure ministeriali (tra cui il ruolo dei diaconi permanenti e dei referenti pastorali ancora da istituire in forma ufficiale) ed infine “l’organizzazione logistica e le strutture” (tra cui l’utilizzo e la gestione dei fabbricati parrocchiali).

Nonostante la sua ampiezza, il documento lascia ancora alcune questioni aperte: il contributo che può venire dalla Missione popolare; la formazione dei referenti e la vocazione diaconale; un osservatorio permanente per la distribuzione del clero. Nella discussione, seguita alla presentazione del documento, è intervenuto anche il Vescovo che ha auspicato un atteggiamento di maggiore flessibilità sulle celebrazioni nei giorni festivi ed ha richiamato la possibilità di rivedere le circoscrizioni delle Unità pastorali per dare, in alcuni casi, nuovo slancio a queste realtà ecclesiali. Sono temi – ha detto il Capo della diocesi – su cui si dovrà tornare.

Diversi gli interventi: alcuni su temi specifici (la gestione dei beni parrocchiali e il ruolo dei diaconi permanenti), altri in generale quali la formazione dei referenti (auspicato l’avvio con quelli che sono già disponibili passando attraverso la formula del mandato). Tutti, comunque. sono stati concordi nel ritenere che il documento debba essere di nuovo analizzato dalle zone in quanto è in gioco il futuro dell’intera diocesi e non solo di una parte di essa. Per questo i presbiteri che rappresentano i singoli vicariati sono stati incaricati di illustrare a loro volta il documento nelle zone di appartenenza e di portare i vari contributi nella prossima riunione del Consiglio presbiterale che si terrà il 3 febbraio prossimo.

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