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Cronaca

Chiusa l’indagine su Borgo Faxhall, per la Corte dei conti il danno erariale è di 3 milioni

La Corte dei conti chiama a risarcire l'ex assessore Bisotti e l'ex dirigente all'urbanistica Giannessi per l'operazione di compravendita dell'immobile che ha coinvolto il Comune

Ci sarebbero tre milioni di euro di “danno erariale”, secondo la Corte dei Conti, nella vicenda della compravendita di Borgo Faxhall. L’immobile, acquistato da “Coemi Property” da parte del Comune di Piacenza al termine del 2016, era finito sotto la lente d’ingrandimento dopo che l’allora sindaco Patrizia Barbieri portò nel 2018 in Procura gli atti e i documenti, attenzionando anche la magistratura amministrativa. Ora le indagini si sono concluse, nei prossimi mesi partirà il dibattimento. Secondo la Corte dei Conti dovrebbero risarcire questo danno erariale i protagonisti di quella compravendita, ovvero l’allora assessore all’Urbanistica Silvio Bisotti (erano i tempi della Giunta Dosi) e l’ex dirigente all’urbanistica (oggi è in pensione) Taziano Giannessi. La Corte dei Conti punta il dito contro la stima di 400mila euro, indicata dal Comune, per la riqualificazione dei 3300 metri quadrati di uffici acquisiti dall’ente in quell’atto. Secondo la magistratura, ne sarebbero serviti molti di più: circa 1,8 milioni di euro. E le prime stime del Comune erano poco sotto il milione di euro, poi modificate (su pressione di Bisotti e Giannessi, sostiene la Procura). Inoltre sarebbero stati stimati in modo eccessivo i valori degli uffici e dei terreni acquisiti. Per la Corte dei Conti il danno erariale toccherebbe i tre milioni di euro, che l’ex assessore e l’ex dirigente dovrebbero restituire in solido.

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