Cognitive Analytic Therapy, psicologi da tutta Italia per il convegno in Sant'Ilario
Sarà l’auditorium Sant’Ilario ad ospitare il 22 e 23 gennaio un duplice evento di rilievo scientifico e formativo promosso dall’associazione italiana per la Cognitive Analytic Therapy
Sarà l’auditorium Sant’Ilario in via Garibaldi 17 ad ospitare il 22 e 23 gennaio un duplice evento di rilievo scientifico e formativo promosso dall’associazione italiana per la Cognitive Analytic Therapy, rivolto ai medici e paramedici che operano nell’ambito della salute mentale.
Organizzato in collaborazione con l'Amministrazione comunale e con il patrocinio dell'azienda Usl, nella giornata di venerdì 22 il convegno si svolgerà dalle 9 alle 17, con l’apertura affidata alla vice presidente di Itacat Cristina Fiorani, psicologa e psicoterapeuta dell'unità operativa di Neuropsichiatria e al direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche di Piacenza Giuliano Limonta. Relatore principale e docente sarà lo psichiatra spagnolo, terapeuta e supervisore Cat Carlos Mirapeix, che sabato 23, dalle 9 alle 13, condurrà anche un workshop tecnico.
«Un’iniziativa di altissimo livello specialistico – sottolinea l’assessore al Commercio Giorgia Buscarini – che porterà in città professionisti provenienti da tutta Italia: una bella opportunità di promozione territoriale, che costituirà un’ulteriore occasione per valorizzare il centro storico, le strutture ricettive, i negozi ed esercizi pubblici».
I principali promotori dell’evento sono i membri piacentini di Itacat: Maria Cristina Fiorani, Valentina Pezza, Marisa Poggioli, Antonietta Provinzano, Alessia Sogni e Piero Verani. «La nostra città – spiegano – è la prima in cui la terapia cognitiva analatica ha messo radici in Italia, grazie al forte interesse da parte di alcuni psicoterapeuti e all’inserimento di questo modello, in virtù dei positivi risultati ottenuti, all’interno dei servizi dell'Azienda Usl che si occupano di salute mentale. L’accento posto sull’aspetto relazionale è prioritario non solo nella classica terapia individuale, ma si ritrova anche nel lavoro di équipe tra specialisti di settori diversi che compongono un team clinico».