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Cronaca

Coldiretti giovani impresa Piacenza all’udienza di papa Francesco

All'indomani del lancio della campagna Caritas "Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro" i giovani Coldiretti rispondono all'appello

Era presente una delegazione di Coldiretti Giovani Impresa Piacenza guidata dal delegato Andrea Minardi e dal segretario Alessandro Belli, questa mattina in Piazza San Pietro, tra gli oltre 110 giovani accorsi da tutta la regione in rappresentanza dei 2500 imprenditori agricoli di Coldiretti Giovani Impresa dell’Emilia Romagna per assistere all’udienza di Papa Francesco e soprattutto per rispondere all’appello da lui lanciato “a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo”.

Papa Francesco durante l’udienza, augurando a tutti una buona Quaresima, si è soffermato sul valore della preghiera e sul ruolo che i genitori hanno nel trasmettere ai figli l’importanza di pregare. Una preghiera che oggi, Mercoledì delle Ceneri inizio del tempo di Quaresima acquista ancora più grandezza, una preghiera per chi è meno fortunato, per chi non ha casa, non ha cibo e non ha affetti.

Raccogliendo queste parole, Coldiretti Giovani Impresa ha portato in dono al Pontefice un orologio montato su un sasso scolpito con la riproduzione della vanga simbolo di Coldiretti e le immagini di sole, grano e acqua, quali elementi essenziali per tutti gli esseri viventi. Al Papa i giovani hanno poi consegnato anche una pergamena con la “Preghiera del coltivatore” illustrata con la riproduzione del famoso quadro dell’Angelus di Jean François Millet. Una preghiera a noi molto cara, che benedice il frutto della terra e invita a dividere il raccolto con coloro che non hanno né semi né terra.

“Proveremo a scuotere il mondo, afferma il delegato Andrea Minardi, portando avanti il ruolo dell’agricoltura come fonte di cibo, indispensabile nella lotta alla fame e alla povertà  e per promuovere uno sviluppo che sia sostenibile, fatto di famiglie, comunità e senso di responsabilità.”

“Stare in Piazza San Pietro, afferma il segretario Alessandro Belli, con migliaia di persone provenienti da tutto il mondo a pochi passi da Sua Santità, è una stretta al cuore indescrivibile. Un’emozione unica che arriva anche dalla considerazione che Papa Francesco ha sempre dimostrato verso noi giovani; è bello sapere che crede in noi e siamo felici di raccogliere il suo invito pregando per i più deboli e dando loro la voce che non hanno.”

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