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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coldiretti: «Il maltempo sta mettendo in ginocchio l'agricoltura»

Si prospetta una notevole riduzione di prodotto. La Coldiretti ha richiesto l'allungamento dei tempi di esbosco alle due Comunità Montane e all'Unione dei Comuni della Valtidone, per cercare di arginare le conseguenze di un'annata disastrosa

Piove come non mai negli ultimi 30 anni in Emilia Romagna. I primi mesi del 2013 stanno portando  nei campi un’abbondanza di pioggia, tanto da causare gravi difficoltà in tutte le principali colture del territorio.

“La persistenza del maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna e la nostra provincia in particolare, a partire da febbraio, commenta il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, ha allagato la campagna rendendo difficili le principali attività primaverili, dalle semine, ai trapianti, fino ai trattamenti come diserbo e concimazione, ma anche le attività collinari”.

“La situazione sottolinea Filippo Ronda vice presidente del Cap, sta causando gravi danni al pomodoro. Questa è la 14° settimana, dove normalmente iniziano i trapianti. In tali condizioni sicuramente, se anche smettesse subito di piovere, si potrà entrare nel terreno solo fra una decina di giorni. Tutto ciò provocherà non solo una concentrazione delle attività, ma anche un accorciamento notevole della campagna con perdita di produzione e sicuramente complicazioni in fase di raccolta, in quanto tutto sarà  condensato in tempi molto stretti. Cosa si può dire? Che partiamo già molto in difficoltà: non abbiamo certezza sul prezzo ma siamo sicuri della riduzione del prodotto”

“Non certo in una situazione più favorevole i cereali: sono a rischio, ribadisce Pierluigi Scrocchi vice presidente di Coldiretti Piacenza, le semine di mais e orzo primaverile; per il grano si prospetta  una riduzione almeno del 30% della produzione; siamo, infatti, impossibilitati a entrare nel terreno per la concimazione; e questo determina un ritardo nello sviluppo della pianta che poi subirà anche lo sbalzo di temperatura dei prossimi mesi, quando sicuramente arriverà un caldo anomalo. Inoltre,  soprattutto nelle zone più basse, dove gli allagamenti soffocano la pianta, si sviluppano funghi, definiti comunemente “mal del piede”, che necessitano di costosi trattamenti per essere combattuti; e comunque è quasi sempre impossibile debellarli con le conseguente notevole riduzione del cereale.” 

“Per quanto riguarda i vigneti, ribadisce Gianluca Maserati, vitivinicoltore della Valtidone, non ci sono particolari problemi sulla coltura, ma difficoltà nei lavori in vigneto e soprattutto, il pericolo reale, è legato ai fenomeni di erosione del terreno e quindi frane che colpiscono anche le superfici vitate”.

Particolarmente gravosa la situazione in montagna. “La neve dell’inverno e le forti piogge di quest’ultimo periodo, ribadisce Emanuele Malvermi di Bettola, hanno reso impraticabili i campi, ma ancora prima, hanno compromesso la stabilità e percorribilità di molte strade non asfaltate. Questo maltempo, inoltre, ha allungato e compromesso i tempi di taglio ed esbosco del legname”.

A tal proposito conclude il presidente Bisi, recependo immediatamente l’esigenza dei propri associati, la Coldiretti ha richiesto l’allungamento dei tempi di esbosco alle due Comunità Montane e all’Unione dei Comuni della Valtidone, per cercare di arginare le conseguenze di un’annata disastrosa”.

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