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Cronaca

Mense scolastiche, con la crisi è allarme qualità ma a Piacenza ci pensa Agripiace

Bisi: «Grazie ai nostri agricoltori 4 milioni di pasti sicuri per l’ospedale e le scuole di Piacenza»

In Italia, sono 2.2 milioni i bambini e i ragazzi che pranzano a scuola; questa abitudine riguarda il 57% dei bimbi dell’asilo, il 35% degli alunni delle scuole primarie e l’8% dei ragazzi delle medie, questo è quanto emerge dal sondaggio ad opera del portale Coldiretti.it. Ma dovunque, con la crisi e le esigenze di risparmio che ne derivano è allarme per la qualità dei cibi proposti ai nostri ragazzi. Il rischio è quello che, per contenere i costi, invece di risparmiare su libri, materiali, gite e attività didattiche alternative, si risparmi sulla qualità dei prodotti serviti nelle mense scolastiche.

A rincuorare gli animi però, c’è quel  91% dei genitori che chiede di fare economia su fattori diversi dalla qualità dei cibi, solo il rimanente 9% richiede invece di risparmiare su quest’ ultima. Un risultato importante ma che non è ancora abbastanza per Coldiretti: occorre fare sensibilizzazione sui temi della sicurezza alimentare e su una buona e sostenibile nutrizione. Sono poche e semplici regole, ma che possono fare la differenza per la salute di nostro figlio, in caso di dubbi i genitori possono fare riferimento alle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute che pongono l’accento sul rispetto della varietà e stagionalità dei cibi utilizzando anche alimenti tipici della regione di residenza per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni.

Rispetto all’educazione e alla cultura Coldiretti è impegnata da anni con il percorso di Educazione alla Campagna Amica proprio per insegnare ai ragazzi i fondamenti di una corretta alimentazione non disgiunta dall’importanza di consumare prodotti locali, di origine certa. Cultura del cibo significa anche conoscere l’agricoltura del proprio territorio, conoscere le peculiarità e le potenzialità di questo settore. Senza agricoltura non ci sarebbe cibo!!

“Sarebbe veramente assurdo, afferma il presidente Coldiretti Piacenza e di Agripiace Luigi Bisi che il Paese che detiene il primato in Europa e nel mondo con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite e che sono risultati, per altro, inferiori di quattro volte a quelli della media europea e addirittura di circa 20 volte a quelli extracomunitari, rischi di avvelenare i propri ragazzi con prodotti low cost provenienti dall’estero il cui prezzo cela in verità una minor qualità, metodi di produzione alternativa, e sostituzione di ingredienti di qualità come olio extravergine d’oliva e burro con grassi di bassa qualità in forma idrogenata.”

A Piacenza il rischio è notevolmente scongiurato grazie ad Agripiace, cooperativa agricola di produttori piacentini che rifornisce, tra le altre, le mense scolastiche e da novembre anche  quelle dell’ospedale di Piacenza. Agripiace propone prodotti genuini e a km zero nelle mense di tutta la città e della provincia servendo circa 4 milioni di pasti all’anno e portando in tavola  tutto quel sapore autentico di prodotti controllati e naturali delle nostra terra.

“La nostra provincia, continua Bisi, è estremamente fortunata ad avere una cooperativa come Agripiace che garantisce tutti gli ingredienti per un pasto sano da dare ai nostri ragazzi. Siamo molto fieri di questo straordinario risultato perché i ragazzi e gli ammalati sono le categorie più vulnerabili e la loro tutela è un dovere di tutta la società.”

“Non dobbiamo mai dimenticarci, conclude Bisi, che la nostra salute parte dall’alimentazione;l’allarme lanciato dall’Associazione italiana di Oncologia Medica parla chiaro. E’ spaventoso ma tre tumori su dieci nel nostro Paese sono causati da un'alimentazione errata. Spendiamo cifre assurde per coprirci, per essere all’ultima moda, per avere l’ultimissimo modello di cellulare o dispositivo tecnologico, per una macchina che simboleggi il nostro status quo e poi..quando si tratta di investire su ciò che introduciamo nel nostro corpo, su ciò che ci da’ l’energia per affrontare la giornata, su ciò che dovrebbe gratificarci ma anche aiutarci a stare in salute vogliamo risparmiare il più possibile. Vogliamo trovare il “sottocosto”, “l’occasione”, senza pensare che in pochi centesimi risparmiati, in quell’ “occasione”, in realtà stiamo buttando via la nostra salute dei nostri figli.”

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