Come un cecchino di Sarajevo si appostava dietro la finestra con la tenda tirata. Poi apriva leggermente la persiana tanto da far sporgere di pochi centimetri la canna de fucile. Uno sparo, e poi subito di nuovo dentro, nascosto dietro la finestra.Non è un diario di guerra, ma quanto avveniva in una via nella zona dell’Infrangibile, dove un piacentino di 50 anni, con famiglia, aveva una missione: quella di far fuori tutti i piccioni del circondario con una carabina ad aria compressa.

Solo che qualche vicino se ne è accorto: non tanto perché udiva gli spari (il piacentino, da buon tiratore scelto, aveva cura di non farsi notare) quanto per il numero di cadaveri di volatili che rimanevano sui tetti, sui terrazzi dei vicini o che precipitavano in strada. I vicini hanno quindi avvertito le forze dell’ordine che, dopo qualche indagine nella zona, si sono presentate in casa dell’uomo, sequestrando la carabina e i piombini. Per il 50enne è scattata la denuncia per maltrattamento e uccisione di animali.