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Cronaca

Anche il Comune di Piacenza espone il volto di Sakineh Mohammadi Ashtiani

Fiaccolata davanti a San Francesco e gigantografia da un balcone di palazzo Mercanti per Sakineh Mohammadi Ashtiani, iraniana accusata di adulterio che rischia la lapidazione (ma la penaè stata sospesa)

fiaccolataNumerose persone hanno partecipato, venerdì 10 settembre sera, a una fiaccolata indetta dalla Federazione dei verdi per ricordare il "casus" giudiziario di Sakineh Mohammadi Ashtiani, donna iraniana condannata alla lapidazione. Secondo Teheran, infatti, la donna si sarebbe macchiata di adulterio e sarebbe stata complice nell'omicidio del marito.

Reati, questi, che in Iran prevedono la pena di morte. La lapidazione, tuttavia, è stata da due giorni sospesa, e il verdetto verrà sottoposto a una revisione. In ogni caso, sottolineano i manifestanti della fiaccolata di piazzetta San Francesco, "Sakineh non è nè libera nè graziata", e quindi "rischia ancora tantissimo". Nel corso della serata, sono stati poi ricordati tutti i prigionieri politici e i condannati che rischiano il medesimo triste destino di Sakineh.

Anche il Comune di Piacenza ha deciso di schierarsi con forza insieme alla "pressione" occidentale per la grazia alla donna iraniana con una gigantografia - appesa a un balcone di palazzo Mercanti - con la scritta "Per la vita di Sakineh".

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