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Mense scolastiche, scatta l'aumento. E nessuna merenda all'asilo

L'amministrazione comunale con una lettera annuncia l'aumento delle tariffe delle mense. La tariffa intera passa da 4,85 euro a 5,21 euro. +78 euro all'anno. Il Comune: "Colpa dei tagli". Da La Cronaca

Mini stangata in arrivo per le famiglie che fanno pranzare i propri figli a scuola. Il Comune, infatti, con una lettera nei giorni scosi, ha annunciato un aumento delle tariffe delle mense del 7,5%. L'amministrazione comunale, spiegando la nuova spesa, "incolpa" i tagli dei trasferimenti di risorse dal Governo centrale agli enti locali; a Piacenza "si è fatta la scelta di mantenere la qualità", dovendo aumentare però il costo. E verrà eliminata la merenda negli asili.

Lo riporta La Cronaca con un articolo di Gianluca Croce. Verrà in ogni modo mantenuta la proporzionalità del reddito e del numero di figli: se la tariffa intera per un figlio sarà di 5,21 euro, per 2 figli di 4,69, per tre di 4,17 e così via. Questo in base alle fasce di reddito Isee. L'80% delle famiglie, scrive il quotidiano di via Chiapponi, si pone nella fascia intera: questo equivarrà a un aumento annuale di 78 euro.

"Anzichè chiudere un giorno a settimana - spiega l'assessore comunale Giovanni Castagnetti (Futuro) al quotidiano - abbiamo optato per un aumento minimo: la copertura con le tariffe del servizio mensa, in ogni modo, passa dal 55% al 58%, con oltre il 40% a carico del Comune. In ogni modo la merenda veniva comunque data in coincidenza con l'orario di uscita".

Interviene Gianluigi Di Bella, responsabile affari sociali Udc: "Ritengo che l’aumento delle mense e dei prossimi servizi sia frutto di una scarsa gestione comunale, non ci si può sempre aggrappare alla scusa dei tagli di Governo! Tutti lo sapevano, solo Piacenza non ha preso contromisure. E cosi ancora una volta sono le famiglie che devono pagare dazio. Ci sono delle priorità che devono essere rispettate e non mi sembra che il festival del diritto ed altre spese simili, possa essere più importante delle famiglie. Ricordando all’amministrazione prima di effettuare altri aumenti, che la crisi economica ha toccato soprattutto le famiglie! Per questo motivo auspichiamo, come del resto già avviene in molte altre città italiane, l’applicazione del quoziente familiare alzando i parametri ISEE e suggeriamo di ridurre le spese in quei posti attualmente non essenziali".

Sulla vicenda intervengono i sindacati Cisl-Cgil-Uil: "E’ di tutta evidenza che la quantità e la qualità dei tagli - scrivono in una nota - devono essere definiti in un quadro di compatibilità ma anche di equità in ordine alle priorità di bilancio che una simile situazione richiede. In tal senso si valutano positivamente le iniziative assunte dal Comune di Piacenza per il contrasto all'evasione e all'elusione tributaria di competenza degli EE.LL., attività che devono essere potenziate sia in relazione alle verifiche sugli immobili che sulle false dichiarazioni ISEE. In tale contesto la nostra indicazione, volta a mantenere invariato il livello di copertura delle garanzie sociali, è una sfida che chiediamo venga condivisa dalle istituzioni locali, a partire dal Comune di Piacenza".

"Le difficoltà e le incertezze ancora presenti al momento della definizione del bilancio preventivo 2011 - proseguono le sigle - ci inducono a proporre la definizione di un percorso che a partire dalla condivisione delle priorità strategiche e dei principali indirizzi di intervento, fissi le opportune scadenze, in sede di assestamento, per condividere lo sviluppo della manovra finanziaria chiamata a segnare tutto il prossimo anno. Nel merito le Confederazioni sindacali, nell’apprezzare l’orientamento a garantire il più possibile i servizi sociali e alle persone, e nel condividere il senso della rimodulazione dell’ISEE proposta in bozza, rilevano delle criticità sull'entità dell’aumento delle tariffe per le mense scolastiche che unitamente all’abolizione delle “merende” presso le suole dell’infanzia e all’abolizione delle borse di studio per le scuole elementari, rischiano di pesare in modo significativo sulla famiglie più giovani e con più bimbi".

"Chiediamo dunque all’Amministrazione di riequilibrare gli effetti della manovra di bilancio su quest’area di servizi. Quanto al personale accogliamo positivamente le rassicurazioni ricevute al tavolo di confronto relativamente alla volontà di mantenere invariato il rapporto tra lavoro gestito direttamente dall’amministrazione comunale e quello esternalizzato nei vari servizi e facendo riferimento all’accordo intercorso tra le OO SS di categoria e l’Amministrazione Comunale del 14/02/2008 si conferma che il numero dei posti degli asili nido (458) gestiti con personale dipendente del Comune di Piacenza rimarrà invariato per tutto il 2011 e se ne auspica il mantenimento anche per l’anno 2012 - concludono Cisl-Uil-Cgil -. E’ infine opportuno che il percorso di confronto sull’attuazione della manovra di bilancio comunale per l’anno 2011 preveda anche un monitoraggio degli effetti occupazionali sulle cooperative di tipo B attualmente impiegate negli appalti di manutenzione. Si chiede infine di proseguire gli impegni relativi al sostegno alle politiche abitative attraverso il contributo affitti, il potenziamento dell'offerta di alloggi in locazione a canone agevolato, il sostegno all'Agenzia per l'Affitto".

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