rotate-mobile
Cronaca Monticelli d'Ongina / Località Isola Serafini

Con la Conca di Isola Serafini il Po torna navigabile dall'Adriatico a Piacenza

Inaugurata a Monticelli l'opera da 47 milioni, la più importante di ingegneria idraulica in Italia, intitolata a Per Luigi Filippi. il presidente della Regione "Strategica per l'Emilia-Romagna e non solo"

Il passaggio nella Conca

Per verificare il funzionamento della Conca di Isola Serafini, le numerose persone presenti all’inaugurazione sono state invitate a salire a bordo dell’imbarcazione ‘Stradivari’ arrivata da Cremona. Dopo l’imbarco ecco la sirena che ha annunciato l’apertura della prima porta, quella di accesso alla ‘vasca’ di risalita. Da qui le operazioni sono durate all’incirca un’ora, il tempo necessario per l’innalzamento del livello dell’acqua di dieci metri. Poi l’apertura della seconda porta vinciana e l’uscita dell’imbarcazione dalla Conca, che ha potuto proseguire il tragitto a monte dello sbarramento della diga. Il gesto simbolico del taglio del nastro è stato effettuato dal sindaco e dal presidente Bonaccini: dal ponte dell’imbarcazione hanno tagliato il nastro tricolore che univa le due estremità dell’ingresso della Conca

Dimensioni e caratteristiche del progetto

L’opera, finanziata con 47 milioni di euro (di cui 6,8 milioni, il 20%, messi a disposizione dall’Unione europea), ha comportato sei anni di lavori. Si tratta di un’infrastruttura dalle ricadute sulla mobilità e i trasporti, alternativi alla gomma, il turismo e gli aspetti naturalistico-ambientali (adiacente al grande bacino artificiale è stato realizzato un impianto di risalita dei pesci). Per dimensioni e caratteristiche può consentire il transito anche di navi di grandi dimensioni secondo la vigente classificazione europea (fino a 110 metri di lunghezza, 11,5 di larghezza, pescaggio a pieno carico di 2,5 metri e portata fino a 2.000 tonnellate, equivalente a 50 autotreni). L’opera è stata costruita perché la precedente conca, risalente al 1962, lo stesso anno della nascita della centrale Enel che sbarra il corso del Po, non era più utilizzabile da circa un ventennio a causa dell’abbassamento dell’alveo del fiume. La sua realizzazione rientra in un programma di miglioramento delle condizioni di navigabilità del Grande fiume che comprende anche progetti di sistemazione di alcuni tratti dell’alveo di magra.

Gli altri interventi realizzati

Oltre alla conca sono stati sistemati i collegamenti viari circostanti, compresa la realizzazione di una pista ciclabile e di un viadotto che collega l’Isola Serafini al territorio del Comune di Monticelli d’Ongina. Adiacente al grande bacino artificiale sorge poi l’impianto di risalita dei pesci costruito grazie ad una tranche di 2,4 milioni di euro della dotazione finanziaria complessiva, in aggiunta a una somma di pari importo messa a disposizione da Bruxelles. L’impianto, inaugurato un anno fa, consente alla fauna ittica di superare lo sbarramento di Isola Serafini, ripristinando così le rotte di migrazione di specie pregiate rare come lo storione obice tra il mare Adriatico e affluenti occidentali del Po, fino al lago Lugano. Un corridoio ecologico di straordinaria importanza sotto profilo ambientale.

Inaugurazione nuova Conca di Isola Serafini ©Leo Trespidi/ilPiacenza

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Con la Conca di Isola Serafini il Po torna navigabile dall'Adriatico a Piacenza

IlPiacenza è in caricamento