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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Caorso

«Con la droga dovevo pagarmi la trasferta della Cremonese». In casa dell’ultrà piacentino più di duemila dosi, arrestato

Un 24enne piacentino e fedele ultrà della Cremonese è finito ai domiciliari. E' stato fermato dai carabinieri mentre era alla guida della sua auto con della droga. In casa nascondeva un vero e proprio market: più di 350 grammi pronti per lo spaccio

Quando i carabinieri del Radiomobile di Cremona lo hanno fermato a bordo della sua auto per un controllo è andato in agitazione e dalle tasche è fuoriuscito un involucro contenente alcuni grammi di sostanza stupefacente. Ha cercato di nasconderlo senza dare nell’occhio ma ai militari la mossa non è passata inosservata e hanno perquisito la sua abitazione. Nella casa di uno dei più fedeli ultrà della Cremonese, un piacentino di 24 anni residente a Caorso e magazziniere in una logistica, è stato scoperto un vero e proprio market della droga, nascondeva ben più di duemilacinquecento dosi. È stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e ora si trova ai domiciliari.  Processato per direttissima ha patteggiato 18 mesi pena sospesa e mille euro di multa. 

Il giovane è stato fermato la scorsa notte, quella del 19 agosto, al casello autostradale di Cremona mentre faceva rientro dalla trasferta di Coppa Italia della Cremonese, vinta sul campo del Verona per 2 a 1. Doveva essere un normale controllo e al momento della consegna dei documenti ai carabinieri ha fatto cadere a terra un pacchettino di cellophane. Ha tentato di nasconderlo sotto al freno a mano ma senza riuscirci perché i militari lo hanno subito notato. A questo punto non poteva più far finta di nulla: «La droga mi serviva per pagarmi l’ingresso allo stadio e vedere la partita della Cremonese» - si sarebbe scusato. Conviti che potesse nascondere anche qualcos’altro, è stata predisposta anche la perquisizione della sua abitazione con l’ausilio dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola. Nell’armadio della sua camera custodiva di tutto: più di trecentocinquanta grammi tra hashish, maijuana e cocaina, oltre ai classici “attrezzi del mestiere” quali bilancini di precisione, trita erba, coltelli e altri ritagli di cellophane pronti per il confezionamento delle dosi destinate alle piazze di spaccio. «In tutto avrebbe potuto venderne duemilacinquecento» - fanno sapere i carabinieri.

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